Una mamma su duecento rimane incinta pur essendo vergine: scopriamo il perché
Durante una recente ricerca, una donna su duecento ha affermato di essere rimasta incinta pur essendo vergine. Scopriamo il perché di questo particolare fenomeno
Natale si avvicina e la storia di Maria sembra prendere piede all’estero. Una madre su duecento rimane incinta pur essendo vergine. La notizia è assai strana, ma ha la sua spiegazione razionale: scopriamo il perché. Una recente ricerca inglese ha scoperto che su duecento donne intervistate, una dichiara di essere rimasta incita pure essendo vergine. Lo studio condotto dal British Medical Journal e riportato pochi giorni fa dal quotidiano britannico Independent ha portato all’attenzione di tutti questo curioso fenomeno. I ricercatori della North Carolina at Chapel Hill University hanno analizzato un campione di 7.870 donne americane di età compresa fra i 15 e i 28 anni. Il risultato è stato clamoroso: una ogni duecento afferma di essere rimasta incinta pur essendo vergine. Si tratta di un miracolo? Di Abusi subiti nel sonno? Niente di tutto questo. La ricerca fa notare come vi siano alcune caratteristiche ad accomunare le 45 mamme che non hanno saputo spiegare la gravidanza. Il 31% delle donne intervistate ha fatto voto di castità e la metà di queste ha mantenuto il voto. Andando nello specifico, i ricercatori hanno scoperto che la maggior parte delle donne che si sono definite vergini non hanno mai affrontato l’argomento dedicato ai rapporti con l’altro sesso e ai metodi di contraccezione. Anche i genitori delle donne sottoposte al test hanno dovuto compilare dei questionari. Da questi è emerso come il 28% di loro non abbia dato alcuna educazione al riguardo. In sintesi, le donne che si dichiarano vergini non lo sono propriamente e sono state poco attente (diciamo che non sanno nemmeno cosa siano) a usare dei metodi di contraccezione. Questo spiega il perché una mamma su duecento, pur essendo vergine, ha dovuto affrontare una gravidanza inattesa. La colpa sarebbe solo dell’ignoranza in merito e magari meno ipocrisia da parte delle istituzioni e aprire seriamente al dibattito anche in classe potrebbe solo che far bene ai giovani.
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