Ortensia: la nuova droga low cost. Effetti simili alla marijuana ma conseguenze letali
Spopola la nuova "droga": fumare le foglie e i petali d'ortensia provocano effetti simili a quelli indotti dalla marijuana. Ma i medici avvertono: gli effetti collaterali sono letali, si rischia la morte per soffocamento
Una nuova frontiera dello sballo, dove il pedaggio per riuscire a procurarselo è davvero low cost. Fumare foglie e petali di ortensia provocherebbe effetti simili a quelli del tetraidrocannabinolo, la sostanza meglio conosciuta come THC e contenuta nella marijuana. Attenzione però agli effetti collaterali.
Già, perché se la marijuana e i suoi derivati, posso essere giustificatamente definiti droghe leggere, fumare l’ortensia potrebbe avere conseguenze infauste per il nostro organismo, sino ad ucciderci. Nonostante le avvertenze dei medici e degli scienziati, la nuova moda sta prendendo piede in Europa. I primi a superare “la frontiera” sono stati i tedeschi, soprattutto in Baviera. Dalla Svizzera, arrivano i primi avvertimenti: “A seconda delle dosi – spiega Kurt Hostettman, professore onorario di Farmacologia all’Università elvetica di Losanna e Ginevra – l’effetto assomiglia a quello indotto dal tetraidrocannabinolo, uno dei principi attivi della cannabis. Tuttavia, fumare fiori e foglie delle ortensie ha degli effetti secondari nefasti per la salute – spiega ancora Hostettmann -, da più semplici problemi gastrointestinali a quelli respiratori, fino all’accelerazione del ritmo cardiaco e allo stordimento. Ad alte dosi – continua l’esperto – le sostanze contenute nella piante si trasformano in acido cianidrico, più conosciuto con il nome commerciale di Zyklon B, usato dai nazisti nelle camere a gas dei campi di concentramento, che portano ad una rapida morte per soffocamento“.
Nonostante gli avvertimenti, la nuova “droga” si sta espandendo a macchia d’olio. Dopo la Germania, infatti, anche la Francia è “entrata nel giro”. Si sono moltiplicati infatti i furti di ortensie. Nella regione del Zord-Pas-de-Calais, diversi villaggi della zona di Hucqueliers, vicino a Boulogne-sur-Mer, sono stati colpiti da questo nuovo fenomeno tanto che i gendarmi hanno aperto un’indagine in seguito a una ventina di denunce. Da qui, l’ennesimo avvertimento: “Attenzione: fumare l’ortensia è estremamente tossico per la salute e può provocare l’asfissia”, ha avvertito la Gendarmerie Nationale.
L’Hydrangea macrophylla, questo il nome scientifico della pianta, ribattezzata ortensia nel ’700 dal naturalista francese Philibert Commerson, sta divenendo un vero e proprio fenomeno. E questo, anche grazie ad internet. Sul web è possibile trovare tutorial per fumare la pianta e addirittura minimappe per trovarla a seconda dei Paesi in cui ci troviamo. I furti di ortensie in Francia e la larga diffusione in Germania sono il primo tassello per la conquista della nuova “droga”. Non ci vorrà molto per trovare anche in Italia qualche consumatore.
Una riflessione – Come si arriva a provare l’ortensia, la cui tossicità è risaputa? Ci sono due spiegazioni: la prima sta nel fatto che lo sballo sia totalmente low cost e la seconda sta nella legalità della sostanza, per ora. Dato che la marijuana non ha effetti collaterali di questo tipo, non soffoca e non ha mai ucciso nessuno, perché rischiare? Una legalizzazione eliminerebbe in parte questo problema ma soprattutto, toglierebbe dal mercato dei narcotrafficanti un prodotto consumato da milioni di persone. Il Colorado è un esempio lampante di questo sistema.
“L’industria della marijuana medicinale in Colorado è stato un modello per mostrare come la legalizzazione possa funzionare bene, e funziona maledettamente bene”. Betty Aldworth, del Campaign to Regulate Marijuana Like Alcohol.
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