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In arrivo la tassa sui funerali, ecco chi dovrebbe pagare

Il testo è del ddl, firmato da Stefano Vaccari, arriverebbe la tassa sui funerali


Nuove tasse in arrivo. Questa volta riguardano i nostri cari defunti. Con il disegno di legge “Disciplina delle attività funerarie” sarebbe, infatti in arrivo, una nuova tassazione delle spese funebri e cimiteriali. In particolare sembrerebbe che i Comuni provvisti di cimitero dovranno pagare una quota fissa e le imprese funebri dovranno assolvere ad una serie di obblighi. Il testo del ddl, firmato da Stefano Vaccari, del Partito Democratico, riguarderebbe l’applicazione dell’Iva alle spese funebri, spese che sarebbero poi, soggette a detrazione Irpef e il pagamento di 30 euro di quota fissa per ogni funerale. Facciamo un po’ di chiarezza. Il ddl in esame presso la 12esima Commissione Permanente Igiene e Sanità del Senato, contiene un articolo, l’articolo 21, in cui è prevista l’introduzione di nuove forme di tassazione. Se la proposta venisse approvata cosa accadrebbe? Innanzitutto le spese funebri diventerebbero assoggettabili ad Iva, con un’aliquota del 10%. La soglia di detrazione Irpef si alzerebbe ma verrebbe compensata da forme assicurative specifiche dell’ambito funebre e dall’estensione della cifra detraibile sulle spese funebri per il 50%. Come dicevamo poi, dovrebbe essere introdotta una quota fissa, pari a 30 euro per ogni funerale o operazione cimiteriale per coprire i costi della vigilanza sull’adempimento delle nuove norme. Andiamo avanti, perché c’è dell’altro. Infatti se il cimitero in questione ha caratteristiche monumentali, allora il Comune dovrà destinare una parte della Tasi, non inferiore al 20%, al cimitero stesso. In parole povere, ci sono grandi possibilità che i Comuni decidano di aumentare le tassazioni per i cittadini per questioni di bilancio. Le imprese funebri, in ultimo, dovranno sottostare a nuovi obblighi. Nello specifico le imprese dovranno, in base al numero di funerali, possedere un certo numero di mezzi funebri di proprietà, un certo numero di necrofori a tempo indeterminato e un direttore tecnico. Facciamo un esempio delucidativo: un’azienda che supera i 1000 funerali all’anno deve avere 4 mezzi, 12 necrofori e un direttore tecnico.



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