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Il bambino cattivo, le anticipazioni del film Rai in onda il 20 novembre 2013 (FOTO)

In occasione della Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del 20 novembre 2013, Rai1 manda in onda in prima serata il film "Il bambino cattivo", con la regia di Pupi Avati

Rai1, in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre 2013, manda in onda il film Il bambino cattivo di Pupi Avati. Ecco le anticipazioni. Il film è incentrato sull’infanzia, raccontando dagli occhi di un bambino cosa avviene nel caso di separazioni e divorzi. Come si sa, a rimetterci sono sempre i figli, e nella storia raccontata da Pupi Avati nel film Il bambino Cattivo questo elemento emerge con chiarezza. Vediamo quindi le anticipazioni del film Rai in onda domani, 20 novembre 2013, in prima serata.

Protagonista della vicenda è Brando (Leonardo Della Bianca), un bambino di 11 anni. I suoi genitori sono entrambi professori universitari: Michele (Luigi Lo Cascio) e Flora (Donatella Finocchiaro). Tra i due ci sono evidenti problemi, soprattutto a seguito di una brutta depressione della mamma di Brando, che sembra quasi riprendersi. Tutto questo fino a quando il marito non incontra una sua vecchia e cara conoscenza, Lilletta (Eleonora Sergio), mamma di una compagna di classe di Brando. Stringe con lei una relazione amorosa presto scoperta dalla moglie. Il loro legame va sempre più disgregandosi fino a che Michele non decide di abbandonare la casa coniugale, senza quasi curarsi del figlio. E così la depressione di Flora torna in tutta la sua potenza, tanto che i medici affermano che non ne uscirà mai più. Intanto Brando, strumentalizzato dalla madre per sapere delle frequentazioni del padre, viene tirato in causa anche dai nonni materni, il cui unico obiettivo è quello di “rovinare” il genero, e che non hanno mai avuto un vero legame con il bambino. A questo punto entra in gioco l’assistente sociale: Brando non può stare con la mamma perché molto malata e i nonni materni non lo vogliono. Il padre decide di rinunciare alla sua custodia perché Lilletta, con la quale ha deciso di intraprendere una nuova vita, non ha alcuna intenzione di averlo tra i piedi. Rimane solo la nonna paterna, l’unica a dimostrare di tenere davvero a questo bambino. Ma anche lei non viene ritenuta in grado di accudirlo. Per questo bambino viene dichiarato lo stato di abbandono, un vero e proprio trauma per lui e per la nonna, che dice: “Io non abbandono il mio Brando“. Ma a nulla serve la sua disperazione. Brando finisce in una casa famiglia, con la promessa del padre che sarebbe tornato a prenderlo quanto prima. Tale promessa si rivela non vera fin da subito. I contatti del padre con Brando diminuiscono fino quasi a scomparire, e passano i mesi. Brando però con grande forza gestisce la situazione e si ambienta nella casa famiglia. Ad un certo punto una coppia vuole prendersi cura di lui. Brando inizialmente allontana queste brave persone, forse per paura a causa delle enormi ferite provocate dagli adulti che gli sono stati intorno fino a quel momento. Ma qualcosa ad un certo punto fa scattare in lui una scintilla. Il padre, dopo molto tempo, va in casa famiglia per trovarlo. Il bambino pensa che sia lì per riportarlo a casa, ma non è così. Michele annuncia a Brando che lui e Lilletta aspettano un altro bambino, ma di non poterlo portare con sé. Allora il bambino decide di richiamare quelle due brave persone che volevano averlo con loro, e finalmente torna ad avere fiducia negli adulti.

Queste sono le anticipazioni del film Il bambino cattivo, di Pupi Avati, che sarà in onda il 20 novembre 2013.

Il regista Pupi Avati al riguardo dice:

Fra le tante storie che originano i miei film questa è di certo la più realistica, la meno inventata“.

Di fronte a un problema come quello dell’infanzia spesso negata o calpestata Pupi Avati ha fatto un passo indietro raccontando una realtà attraverso il punto di vista di un bambino. Nel corso del film viene data voce anche ai suoi pensieri. Un bambino abbandonato da chi lo ha messo al mondo, strumentalizzato in una situazione difficile come quella del tradimento, della separazione, del divorzio e della malattia della madre.

Questo è ciò che vedremo in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.



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