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Antonella Clerici apre a tutti la sua nuova cucina e racconta com’erano quelle a cui è legata (Foto)

Antonella Clerici si racconta attraverso le cucine della sua vita, l'ultima è nel bosco (foto)

casa clerici


Antonella Clerici ha sempre raccontato che la cucina è il luogo a cui ricollega la sua vita e non è un luogo comune né un modo per ricollegarsi a La prova del cuoco ma la realtà che ha vissuto da quando bambina guardava le nonne cucinare (foto). Diventando grande nelle sue case ha sempre dato molta importanza alla cucina e l’ultima nella sua casa nel bosco di Arquata Scrivia è l’ennesima conferma. Sente che c’è un legame forte lì dove mamme e nonne passano tante ore ma in cucina lei ci ha passato la vita. Antonella Clerici si racconta a Cook per il Corriere della Sera, racconta com’è la sua nuova cucina nella casa che condivide con Vittorio Garrone, racconta le sue cucine più importanti. La sua mamma è andata via troppo presto, non era una grande cuoca ma la ricorda in cucina con la nonna Anita. La cucina della nonna materna nella grande casa di Legnano era tra il salone il tinello e aveva un piccolo terrazzo che affacciava su un roseto nel retro della casa; una cucina di quasi 30 metri quadrati, enorme piena di lice con un grande tavolo da lavoro. La domenica si preparava il pollo con le patate fritte. Poi c’era la cucina di nonna Rina, la casa della nonna paterna era sopra il colorificio di famiglia. E’ stata lei la nonna che le ha insegnato a preparare i risotti, il suo preferito resta sempre quello allo zafferano.

ANTONELLA CLERICI NELLA SUA CUCINA NEL BOSCO

“Tutti i giorni Rina si chiedeva: e oggi che cosa cucino a pranzo? Pensando e ripensando a lei e all’importanza che ha il mezzogiorno nelle case degli italiani, mi è venuto in mente di fare La prova del cuoco. Perché in fondo, ne sono convinta, le migliori idee televisive (e, se ci pensate, anche i più grandi conduttori) nascono in provincia” racconta la conduttrice spiegando poi com’era la cucina di casa sua quando era bambina: “In casa avevamo, come in tanti appartamenti di una volta, il doppio ingresso, quello sul salone per gli ospiti e quello di servizio per tutti i giorni. Io usavo sempre questo: così entravo e finivo subito in cucina. Sul tavolo che c’era lì, fin da quando sono bambina, ho sempre fatto tutto. Qui ho fatto i compiti con la mia compagna Gianna, ho studiato, praticamente mi sono laureata in cucina. Ho condiviso con mia madre tante confidenze, ho pianto e brindato con gli amici. Per me la cucina è da sempre il centro della casa”.

La cucina per lei così importante nella sua prima casa di Milano era di 20 metri quadri, e la casa era di 40 metri. Ma com’è la sua cucina di oggi? Solare, luminosa come quelle delle sue nonne e così anche sua figlia Maelle cucina con lei o con i figli di Vittorio quando arrivano nel fine settimana. Risotti, dolci ma anche i toast: “Mia figlia li prepara con il prosciutto crudo, sempre un po’ creativi. Io vado matta per quelli con i carciofini”.



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