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Arianna Mihajlovic a Natale si fa forza con la nipotina e i versi dedicati a Sinisa

Il dolore è forte per Arianna Mihajlovic nel primo Natale senza Sinisa

Arianna Mihajlovic natale sinisa

Il dolce Natale di Arianna Rapaccioni, la moglie di Sinisa Mihajlovic, è per la sua nipotina. E’ lei la sua forza, lei che oggi abbraccia forte, è su di lei che si concentra tutto il tempo per sentire un po’ meno assordante l’assenza del suo Sinisa. Arianna Mihajlovic nel giorno di Natale pubblica le foto della nipote, adora la bambina che era la vera felicità anche del mister. A lui dedica anche i versi che l’aiutano in questi giorni, una poesia di Henry Scott Holland. Quasi due settimane fa l’addio all’ex calciatore, è passato troppo poco tempo anche se non ne passerà mai abbastanza. E’ il primo Natale senza Sinisa Mihajlovic, oggi è davvero troppo difficile dopo 30 anni insieme. Poco tempo prima che tutto crollasse il mister era felice con sua moglie e la nipotina, poi tutto è cambiato ma Arianna Rapaccioni dedica a lui le parole che consolano, almeno un po’ o forse spiegano solo le sue emozioni. Sinisa è lì, ancora lì, non lo vede ma è ancora lì con lei, nella loro casa.

Arianna Rapaccioni, il Natale 2022, il più difficile

E’ durissima per Arianna, lo è per i loro figli, lo sarà per lungo tempo. Sinisa aveva solo 53 anni e ha lottato così tanto e con così tanto coraggio e positività che sembrava assurdo potesse andare via, perdere la partita più importante.

A Natale la famiglia resta riunita, hanno bisogno di farsi coraggio, ci sono i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dushan e Nicholas, c’è la piccola dolce Violante che la sua nonna continua a stringere forte.

La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace”.

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