Mara Venier: “Mio marito non sta bene, è stato tre giorni in pericolo di vita”
Mara Venier confida la sua più grande paura, suo marito è stato molto male, un mese e mezzo fa ha rischiato la vita
Mara Venier ha sempre avuto un rapporto molto diretto con il pubblico ma ci sono cose difficili da raccontare, anche se chi la segue sa benissimo che Nicola Carraro non sta bene. Il marito di Mara Venier un mese e mezzo fa ha rischiato la vita, lo dice rivela solo oggi a Vanity Fair.
Non può dirsi del tutto ottimista, Nicola si sta riprendendo ma Mara Venier confessa la sua paura più grande. Lui è l’amore della sua vita e spiega anche perché Carraro è diverso dagli altri compagni che ha avuto. Leggi anche Mara Venier ricorda il genero scomparso, il marito di Elisabetta Ferracini
Mara Venier la malattia del marito
Non scende nei dettagli sui problemi di salute di suo marito ma Mara Venier spiega che lei l’ha saputo solo dopo che lui stava rischiando la vita, avevano evitato di dirglielo. Lo dice a voce bassa, sono pensieri che fanno male.
“Non posso ancora dirmi ottimista, ma si sta riprendendo. È stato molto male, per tre giorni è stato in pericolo di vita, un mese e mezzo fa” e aggiunge che oggi è molto triste, non è serena ma pensa che anche questa volta ce la farà a superare tutto.
“Oggi sono molto triste. L’amore della mia vita non sta bene… la paura più grande è perdere le persone che amo. Il resto non mi spaventa”.
Così ha pensato che lavorare in questo momento della sua vita le fa bene. Non deve fermarsi: “Mi serve, mi scuote. Sto vivendo dei mesi difficili, mio marito non sta bene”.
“La vera botta di cul* nella mia vita – è stato proprio Nicola – Non ha mai sofferto di gelosia retroattiva. Sono stata molto amata, e ho amato uomini meravigliosi. Con la differenza che Nicola mi ha sposata, mi ha dato quella dignità”.
Ha pensato al matrimonio anche quando è stata legata a Renzo Arbore: “Non era una fissa. Però sì, con Renzo mi sarebbe piaciuto: ma era uno scapolone contrario al matrimonio. Poi è successa la tragedia del bambino che abbiamo perso a sei mesi di gravidanza. Probabilmente, se quel bambino ci fosse stato… “.
Fa una analisi su stessa: “Il fatto è che mi sono sempre adattata ai miei uomini, ed erano tutti uomini che volevano la libertà. Non sbagliavano loro, sbagliavo io: volevo un progetto di famiglia da persone che non me lo potevano dare”.
Oggi ci sono persone che l’hanno delusa, che non l’hanno chiamata nemmeno per chiederle come stava, sono persone che ha cancellato, non erano veri amici.
L’intervista completa la troviamo su Vanity Fair di questa settimana.