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Squadra antimafia 8 anticipazioni: qual è il vero piano di Reitani che è in realtà Ulisse Mazzeo?

Squadra antimafia 8 anticipazioni: qual è il vero piano di Reitani che è in realtà Ulisse Mazzeo? Ecco la trama per la puntata in onda il 13 ottobre 2016


Prima novità per i fan di Squadra antimafia 8: dalla prossima settimana si torna al giovedì sera dopo il cambiamento di palinsesto nelle ultime due settimane. Le nostre anticipazioni ci svelano quindi la trama della puntata di Squadra antimafia 8 in onda il 13 ottobre 2016. Una puntata ricca di colpi di scena visto che la Duomo ha finalmente scoperto la verità su Reitani che non è chi dice di essere. Il boss, tornato in Italia dopo aver passato più di 20 anni in carcere negli Stati Uniti e 10 in Africa a raccogliere ricchezze in giro per diversi stati, non è mai stato un vero boss nel passato ma ha perso tutto, sua moglie e il suo bambino, per un errore fatto da altri. Ha scontato una pena in carcere a causa della sua identità e oggi vuole uccidere tutte quelle persone che in passato hanno distrutto la sua vita. E nel suo mirino c’è ovviamente il boss Corda. Cosa succederà quindi nella prossima puntata di Squadra antimafia 8? Lo scopriamo con le anticipazioni, eccole per voi.

SQUADRA ANTIMAFIA 8 ANTICIPAZIONI: LA TRAMA DELLA SESTA PUNTATA IN ONDA IL 13 OTTOBRE 2016

Mentre è in corso l’asta internazionale per vendere la partita di uranio, la Duomo ha scoperto che Reitani (Ennio Fantastichini) non è chi dice di essere. Il suo vero nome è infatti Ulisse Mazzeo, un mafioso creduto morto 40 anni prima che invece era sopravvissuto rubando l’identità di Giovanni Reitani, il mafioso di piccolo cabotaggio mandato ad ammazzarlo da Adamo Corda. Proprio il vecchio boss è ora l’obiettivo principale del disegno di vendetta ordito da Ulisse. E infatti, Reitani ha progettato un piano perfetto: una bomba ucciderà tutte le persone presenti al porto per l’asta. Lui invece si occuperò del boss per poi scappare insieme a Patrizia e all’uranio. Ma Reitani non ha preso in considerazioni diversi fattori esterni, come ad esempio la presenza al porto di De Silva, dei servizi e della Duomo.



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