Fiction e Serie TV

Solo una serie nuova che coinvolge con racconto credibile e cast che funziona

Solo una serie nuova con racconto credibile, cast che funziona e cura dei dettagli. Ecco la nostra recensione


La prima cosa che abbiamo pensato vedendo le scene di Solo-La serie, i primi minuti, è stata quella di essere finalmente, anche nella tv in chiaro, arrivati a un livello diverso, quello a cui Sky e le serie tv americane ci hanno abituato. Era vero quindi tutto quello che Marco Bocci diceva sulla nuova serie Taodue, Solo, era vero che avremmo visto qualcosa di diverso sia dal punto della narrazione che dal punto della fotografia. Immagini che sembrano da cinema, musiche mai banali, inquadrature che sembrano portarti nel posto in cui si svolge la scena. Regia e fotografia ampiamente promosse quindi. La sensazione di essere sul set di Gomorra andava e veniva anche perchè nei primi minuti della puntata, giusto per ricordarci che l’attore principale era Marco Bocci, non è mancata la scena di sesso ( più o meno 11 minuto dopo il minuto iniziale). Insomma si prova a fare quello che si può senza dimenticarci che siamo su Canale 5, che il pubblico è quello Mediaset e via dicendo. Il lavoro è un buon lavoro, sicuramente migliore di quello fatto con Squadra antimafia che ormai ha un sapore stantio, di non rinnovato con il tempo.

Ancora una volta però i problemi principali risultano essere creati da scene inverosimili, come quella in cui il boss Bruno entra in un autogrill completamente ricoperto di sangue e per non farsi riconoscere e passare inosservati mette un cappellino. Ecco forse la cura dei dettagli continua a mancare anche in Solo che però ci porta nettamente, come detto anche in precedenza, su un livello diverso da quello che siamo abituati a vedere. Livello che speriamo abbia anche la nuova serie Taodue, Rosy Abate, della quale abbiamo visto il primo promo video in onda proprio nell’intervallo di solo.

Passa a pieni voti il cast: Marco Bocci, protagonista totale della serie, a differenza di quello che avveniva in altre dove era la squadra con le mille sfaccettature dei suoi personaggi a rubare la scena, vale la 4 puntate della mini serie. Ottimo anche il lavoro di Peppino Mazzotta che da buon calabrese ha saputo cogliere ogni singolo aspetto del personaggio che interpreta.

Per la prima volta poi quello che vediamo, grazie al ruolo di infiltrato di Marco Solo, è il punto di vista dei cattivi, o meglio noi osserviamo tutto con il loro punto di vista. E funziona. Altro pregio della serie, il fatto di essere girata davvero nei luoghi di cui si parla. Qualche giorno fa recensendo Squadra antimafia dicevamo proprio che una delle pecche è la mancanza di dettagli ( leggi qui la nostra recensione e critica) , dettagli che invece sono curati molto bene in Solo.



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