Puntata speciale di Quarto Grado stasera: Alberto Stasi condannato
Una puntata speciale di Quarto Grado in onda oggi 12 dicembre 2015 dedicata al processo per l'omicidio di Chiara Poggi dopo la condanna di Alberto Stasi che andrà in carcere
Il sabato sera di Rete 4 cambia la programmazione dopo la decisione della Cassazione in merito al processo per l’omicidio di Chiara Poggi. Dopo 8 anni di calvario la famiglia della studentessa di Garlasco ha potuto scrivere, in seguito alla decisione dei giudici, la parola fine a questa triste vicenda. Alberto Stasi è stato condannato: per lui 16 anni di carcere, pochissimi minuti fa si è costituito presso il carcere di Bollate, in provincia di Milano. Una puntata speciale di Quarto Grado in onda oggi 12 dicembre 2015 darà ai telespettatori tutte le ultime notizie sul caso. Già ieri Gianluigi Nuzzi, Alessandra Viero e i giornalisti di rete4 avevano seguito con grande attenzione le ultime fasi del processo. In tarda serata, dopo le 22 era arrivata la comunicazione che la corte avrebbe dato la sentenza solo questa mattina. E infatti poco prima di mezzogiorno i familiari di Chiara Poggi, la famiglia Stasi e tutte le persone coinvolte in questa vicenda, hanno conosciuto la sentenza definitiva. Alberto dovrà andare in carcere dove sconterà una pena di 16 anni di reclusione. I suoi avvocati hanno già rilasciato dei commenti in merito a questa vicenda ma probabilmente in serata ascolteremo anche le dichiarazioni dei legali del giovane che, dopo aver ricevuto anche una assoluzione in secondo grado, si ritrova invece da oggi in carcere con una sentenza di condanna.
Nella puntata speciale di Quarto Grado in onda oggi ( di cui ha dato comunicazione Nuzzi sui social ma in tv va già in onda il promo che annuncia lo speciale) ci saranno poi anche i commenti della famiglia di Chiara Poggi, la giovane studentessa uccisa. Quello che adesso ci si aspetta di sapere è il movente. In questi lunghi anni Alberto si è sempre detto innocente ma adesso che la cassazione ha deciso che è lui l’assassino, motiverà anche questa scelta. Arriverà una confessione di Stasi? Difficile, anche perchè i suoi legali hanno già ribadito che Alberto è innocente, è solo vittima di un processo mediatico che lo ha condannato ancora prima che si andasse nelle aule di tribunale.
L’appuntamento con la puntata speciale di Quarto Grado è per questa sera alle 21,20 su Rete4.
Alberto STASI:
NON SONO STATO IO !!! Ultimo Appello disperato, con finale condanna in-giustizia-ria dei processi indiziari: UN COLPEVOLE SENZA MOVENTE E PROVE E’ STATO TROVATO !
IL COLPEVOLE NON TROVATO POTRA’ ANCORA UCCIDERE !
Salvatore PAROLISI:
NON SONO STATO IO !!! Processo indiziario psicologico di I° grado: La cattura della vera assassina di Melania REA, esattamente individuata e localizzata!: non attuata!!! La prova certa, scientifica, inconfutabile, di innocenza di Salvatore Parolisi! : scartata!!! Perchè?! Il 18/4/2011, ore 16,53, il telefono della vittima (nonchè la persona che l’aveva con sè) era localizzato con NUE112 ad esatte geo-coordinate a distanza di 3,2Km dal luogo del rinvenimento del cadavere!
Sono daccordo al cento per cento con Feltri
Luigi DE’SPERATI
Email: gigidesp@gmail.com
Alberto STASI:
NON SONO STATO IO !!! Ultimo Appello disperato,
con finale condanna in-giustizia-ria dei processi indiziari:
UN COLPEVOLE SENZA MOVENTE E PROVE E’ STATO TROVATO !
IL COLPEVOLE NON TROVATO POTRA’ ANCORA UCCIDERE !
Salvatore PAROLISI:
NON SONO STATO IO !!! Processo indiziario psicologico di I°
grado: ergastolo. La cattura della vera assassina di Melania REA, esattamente
individuata e localizzata!: non attuata!!! La prova certa, scientifica, inconfutabile,
di innocenza di Salvatore Parolisi! : scartata!!! Perchè?!
Il 18/4/2011, ore 16,53, il telefono della vittima (nonchè la persona che l’aveva con sè)
era localizzato con NUE112 ad esatte geo-coordinate a distanza di 3,2 Km dal luogo del
rinvenimento del cadavere!
Sentenza N. 232/2012. Motivazioni (pgg. 1:67)
LE TELEFONATE PERVENUTE SULL’UTENZA DELLA VITTIMA. (pg. 45).
“……… In data 18 aprile 2011, (alle ore 16,34) a seguito della
telefonata al 112 N.U.E. (Numero Unico Europeo), tramite la quale
il PAROLISI segnalava ufficialmente la scomparsa della moglie,
l’operatore della Centrale Operativa del Comando Provinciale CC di
Ascoli Piceno attivava la suddetta procedura,, il cui responso
indicava che, alle ore 16,53, il telefono della vittima, ancora
sotto copertura di rete, era localizzato alle coordinate 42°47’56” N
e 13°35’39” E (ed i successivi tentativi individuano punti
limitrofi). Le coordinate fornite dal NUE georeferenziavano un
punto situato sul versante abruzzese della Montagna dei Fiori, dopo
l’agglomerato di San Giacomo, in una zona boschiva sottostante la
via Caserma che conduce al “chiosco della pineta” ad una distanza
in linea d’aria di circa 3,2 Km dal luogo del rinvenimento del
cadavere, ed assolutamente compatibile con lo stesso, attesi gli
scarti di precisione dovuti alla mancata risposta ed all’ambiente
montano anzichè urbano. ….”.
Signor Nuzzi,
Non si potrebbe progettare e organizzare una prima ripetizione
delle telefonate, misurazioni e geo-localizzazioni, nei luoghi del
delitto, in febbraio 2016 e una seconda, con aggiustamenti in base
ai risultati della prima simulazione, da eseguire il 18 Aprile
2016? (p.e. variazione delle coordinate rilevate su chiamata NUE,
sia con mancata risposta, che con risposta effettuata, per valutare
gli errori di misura).
Potrei collaborare. Luigi de’Sperati
poi ci si chiede il perché di tanti femminicidi in Italia? Se questa è la pena… a me sembra impunibilità, come dire potete uccidere le vostre donne tanto non valgono che 5 anni di carcere!