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Davide il vincitore di Prodigi 2019 a Vieni da me fa piangere tutto lo studio mentre abbraccia sua sorella (Foto)

Davide Alphandery a Vieni da me ha commosso tutti non solo per il suo messaggio ma per le sue lacrime nel ringraziare sua sorella per il sacrifico fatto per lui (foto)

vieni da me prodigi


Impossibile trattenere le lacrime e non ci riesce nemmeno Caterina Balivo mentre guarda Davide, il giovane ballerino vincitore di Prodigi 2019 che abbraccia sua sorella Marica (foto). Chi ha seguito ieri sera Prodigi ha visto dei giovanissimi talenti e Davide Alphandery, il vincitore, un ragazzino di 14 anni che ha un sogno da realizzare e una famiglia che nonostante le difficoltà glielo ha permesso. E’ una famiglia come tante quella di Davide, due genitori che si sono separati e che non sono più riusciti a dare ai figli tutto ciò che desideravano, sua sorella però ha rinunciato alla danza per lui, ha lasciato la danza e si è fatta da parte. Entrambi seguivano le lezioni e la loro mamma avrà sempre quel senso di colpa per non avere dato a tutti e due la stessa opportunità. E’ accaduto quando dopo la richiesta di partecipare a un concorso Marica ha lasciato spazio a suo fratello, era troppo costoso per due, e ieri sera era tra pubblico ad applaudire, oggi a Vieni da me felice perché sa che Davide danza per lei. “Porti avanti il songo di tutti e due” ed è su queste parole che si sono abbracciati, che Davide ha lasciato andare le emozioni ma lo hanno fatto tutti i presenti in studio. “Questa è la risposta al sacrificio di mia figlia” ha commentato fiera la mamma.

DAVIDE ALPHANDERY A VIENI DA ME CON UN MESSAGGIO IMPORTANTE

“Il mio futuro sarà nella danza ma spero di essere riuscito oggi a mandare il messaggio che volevo”. E’ importante il messaggio del giovane ballerino: la sua partecipazione a Prodigi era necessaria perché ha qualcosa da dire a chi vuole fare danza e agli altri. Ancora oggi la danza si pensa sia solo per le donne ma non è così, la danza ha bisogno dei maschi. Quando era piccolo ha provato a giocare a calcio ma non era bravo, in prima elementare per lui è stata dura, aveva tutti contro, lo prendevano in giro, tutti parlavano di calcio, lui danzava. Così piccolo ha però trovato il coraggio per dire ai suoi compagni che se per loro la danza non aveva senso per lui non aveva senso correre dietro a un pallone. Ha chiesto rispetto perché lui l’aveva per loro.

Non è stato semplice affrontare tanti problemi e per la sua famiglia fare tanti sacrifici e le lacrime oggi di Davide sono il suo grazie e la sua forza, un esempio meraviglioso di passione, talento e amore.



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