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Jessica Morlacchi, i primi sintomi della depressione ma a salvarla è stato uno psichiatra

Jessica Morlacchi racconta i sintomi della depressione e come ne uscita ma dopo lunghi anni al buio

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E’ durato più di dieci anni il periodo di buio di Jessica Morlacchi che a La volta buona desidera parlare dei primi sintomi, quelli che ha vissuto lei, ma soprattutto di come ne è uscita. Non è la prima volta che Jessica Morlacchi parla della depressione e spiega perché è importante per lei farlo.

Lei ne è uscita e anche in breve tempo, si spiega meglio e racconta che è grazie ad un medico se ha risolto tutto passo dopo passo. Jessica Morlacchi viveva a casa dei suoi genitori, con le tapparelle abbassate, questo per lunghi anni, poi è arrivata la luce. Leggi anche Jessica Morlacchi a Verissimo: “La parte più brutta di me, ero al limite e sapevo dove andavo a finire” 

Jessica Morlacchi uscita dalla depressione grazie allo psichiatra

Stava a casa con le tapparelle abbassate non voleva vedere nessuno: “E’ proprio così, la luce era la mia prima nemica, la luce è sempre tra i primi campanelli – Jessica Morlacchi racconta come viveva quel periodo – dormi molto, le luci soffuse e non hai un grande appetito, almeno questo è quello che è successo a me”.

Era una adolescente, era l’età in cui tutti si aspettano che vivi felicissima e saltelli sempre: “Per carità la mia vita poi è andata avanti però con questa problematica che mi sono portata dietro tanti anni e poi a trent’anni la luce, ma io ho avuto la fortuna di conoscere un dottore, un professore che si è preso cura di me, che ha capito la problematica e in pochissimo tempo”.

Ecco perché Jessica ne parla sempre, perché sui social legge di tutto e le fa male, le arrivano messaggi da parte di ragazzini che vivono la depressione: “sui social tantissime persone stanno vivendo la mia stessa situazione e mi scrivono, io leggo storie molto simili alla mia se non identiche alla mia e quindi io cerco di dire loro che io ne sono uscita in 6 o 7 mesi però attenzione rispetto a 10 anni di capitolo, ma se l’avessi saputo prima io da questa persona ci sarei andata molto prima”.

Era andata da uno psicologo e poi ne ha cambiati vari ma a trent’anni è andata da uno psichiatra. Pensa che se fosse andata prima da lui avrebbe risolto tutto molto presto, molto prima, invece di restare chiusa in tutto quel dolore.

“Io adesso ho 38 anni e mi scrivono ragazzi veramente molto giovani cioè persone di 16 – 17 anni. I genitori sono fondamentali e questo lo dico sempre però io sottolineo sempre il fatto che la più grande forza sta dentro di noi e non c’è nessuno che può aiutarci”.

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