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Karina Cascella, le sue cicatrici causate dal padre violento. Confida tutto a Verissimo

Karina Cascella a Verissimo racconta del padre violento, della madre che non l'ha mai denunciato ma per lui si è ammalata

karina cascella padre

Per Karina Cascella ancora oggi è doloroso e difficile raccontare del suo passato con un padre violento. Un padre che fino a quando era in vita non ha perdonato, nemmeno in punto di morte. Anzi, per Karina Cascella il tumore al pancreas del padre, la sua malattia, è stata un po’ una liberazione. E’ riuscito a dirgli che era dispiaciuta ma l’ha perdonato solo quando è diventata adulta.

Lo racconta a Verissimo nella puntata dell’1 novembre 2025, Karina Cascella racconta della depressione del padre, dei farmaci che prendeva ma che abbinava all’alcol >>> Insultano Karina Cascella dopo il ritocco: “Dicevi di non arrivare a fine mese”

Karina Cascella a Verissimo, il suo passato così doloroso con suo padre

Ha cicatrici profonde Karina Cascella, quelle dovute alla violenza del padre. Una madre meravigliosa ma che non è mai riuscita a liberarsi di lui, l’ha amato fino alla fine e anche dopo la morte, fino ad andare in depressione anche lei. 

La sua vita, le sue giornate dipendevano da come il padre tornava a casa. “Nostra madre già capiva a volte dalla voce al telefono e capitava che ci mettesse a letto magari vestite prima e ovviamente delle volte capitava in quegli attimi concitati dove venivamo svegliati comunque dalle urla di nostra madre di saltare giù dal letto e col pigiamino, poi mia madre ci trascinava via per scappare ma a volte lei ci metteva a letto già vestite di modo che almeno fossimo non in pigiama e non prendessimo così tanto freddo nel cuore della notte”.

Il padre picchiava anche le tre figlie e non solo la mamma: “lui diventava un’altra persona, era completamente un’altra persona perdeva completamente il controllo e di conseguenza le notti erano veramente difficili perché comunque adesso io ho perso il conto però mi ricordo bene che andavo a scuola magari avendo dormito poco piuttosto che magari con dei segni di quello che era successo durante la notte”.

Erano altri tempi, le maestre se ne accorgevano ma non c’era tutta l’attenzione che c’è adesso su questo argomento. 

“Papa poi se n’è andato a 51 anni per una malattia, un tumore al pancreas quando io avevo 15 anni ma si è ammalato e da lì insomma è iniziato un altro momento perché comunque mia madre non ha mai avuto la forza di lasciarlo”.

Karina ha sempre chiamato la polizia, i carabinieri, chiesto aiuto ai vicini che l’hanno sempre accolta ma al momento di denunciare la madre non l’ha mai fatto.

Purtroppo, dopo la morte del padre anche la madre è andata in depressione, è assurdo ma lo amava. Poi un incidente d’auto, un ictus e la perdita della memoria. Lì Karina ha capito che l’aveva persa per sempre. 

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