Reality e Talent

Angelina Mango, il trauma per la morte del padre: “la musica non ha reso il dolore più sopportabile”

Angelina Mango si racconta a Vanity Fair e parla del trauma più grande, la morte del padre

Angelina Mango

Figlia d’arte ma con tutto il dolore per la morte del padre, Angelina Mango si racconta a Vanity Fair dopo il secondo posto ad Amici. Parla del trauma più grande vissuto quando Mango, il suo papà, è morto sul palco per un infarto. Angelina Mango confessa il coraggio che ha dovuto trovare per iscriversi ai provini di Amici ma anche le conseguenze dettate dalla paura. Subito dopo le sono comparsi tanti dolori psicosomatici e poi le è salita la febbre. Che ha talento l’abbiamo visto tutti, lei è cresciuta con la musica di due artisti, la mamma e il papà ma fino a tre anni fa non sapeva cosa fare. Ha 22 anni, è giovanissima ma quando è finita la scuola è iniziato il suo problema. “Fino a tre anni fa non pensavo a cosa volessi fare: facevo musica e basta. Il problema è nato quando è finita la scuola: non sono diventata una cantautrice perché lo ero già, ma è semplicemente diventato il mio lavoro”.

Angelina Mango ad Amici non è sempre stata serena

“Ricordo che, al momento del provino di Amici e al Concerto del Primo Maggio, sentivo tanta pressione per via del cognome, ma forse è stato anche uno stimolo per dare ancora di più”, E in questi mesi ad Amici ha capito che bisogna vivere le cose e godersele. Il suo papà è scomparso nel 2014, la sua mamma, Laura Valente, durante il talent show ha trovato il coraggio di scriverle una lettera, di chiederle scusa per non averla protetta nel momento del dolore.

Angelina Mango ammette di non essere mai stata ottimista, di avere sempre aspettative molto basse per paura di essere delusa: “Ho spesso avuto delle sorprese non positive nella mia vita, ed è per questo che mi sforzo di essere ottimista. Le cose brutte succedono sempre, a tutti, ma il problema è cogliere quelle belle, che sono quelle che ti lasciano le gambe su cui camminare anche quando sembra che la vita te le tagli”.

Ha sempre sentito che la sua strada era la musica ma la musica non le ha reso il dolore più sopportabile: “Purtroppo no, ma lo racconta. E, se lo racconti, lo guardi in faccia. Senza la musica avrei compresso troppe cose nella mia testa e forse sarei scoppiata. Nella musica si parla d’amore, è quello che alleggerisce il mondo. Se non avessi avuto quel sentimento non avrei superato un bel niente”.

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