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Elezioni regionali 2014, i vincitori: ecco le percentuali di voto

Le elezioni regionali 2014 in Emilia-Romagna e Calabria fanno sorridere Renzi ma a vincere veramente è l’astensionismo: le percentuali di voto parlano chiaro


Stefano Bonaccini e Mario Oliviero (entrambi Pd) vincono con netto distacco le elezioni regionali 2014 tenutesi questo week end rispettivamente in Emilia Romagna e Calabria. Ma i dati sulle percentuali di voto evidenziano che il vero vincitore non è stato il Pd bensì l’astensionismo. Soprattutto a sud l’affluenza è caduta a picco. Un altro dato che emerge con evidenza è il boom della Lega Nord che nella Regione storicamente “rossa” si conferma il secondo partito.

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Matteo Salvini ha commentato con entusiasmo e, forte dei risultati raggiunti, ha dichiarato guerra al Pd: “Il pallone Renzi si sta sgonfiando”. Vediamo dunque le percentuali di voto e le preferenze dopo lo spoglio. In Emilia Romagna il vincitore delle primarie ha portato a casa il 49,05% dei voti (ovvero quasi uno su due) ottenendo così 31 seggi. Segue ma con netto distacco Alan Fabbri, il candidato leghista, sostenuto anche da Forza Italia e Fratelli d’Italia (29,85% dei voti validi per 11 seggi). Giulia Gibertoni del Movimento 5 Stelle ottiene il 13,3% delle preferenze che le danno diritto a 5 seggi. La poltrona di governatore della regione Calabria spetta invece a Mario Oliverio che sarà eletto presidente con oltre il 60% delle preferenze (non sono ancora disponibili le percentuali di voto esatte perché lo spoglio, nonostante la scarsa affluenza, è proceduto a rilento). Il centrodestra, che si era candidato diviso, si è diviso anche i suffragi: Wanda Ferro (Fi-Fdi) ha ottenuto intorno al 23%, Nico D’Ascola si è fermato invece al 9%. Si aggira intorno al 4% la percentuale ottenuta da Cono Cantelmi del Movimento 5 Stelle, che dunque non ottiene la soglia minima per entrare in consiglio. E il giorno dopo le elezioni regionali si commentano i risultati con un occhio all’astensionismo: un dato impossibile da ignorare.

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1 response to “Elezioni regionali 2014, i vincitori: ecco le percentuali di voto

  1. Solo se l’astensionismo arriverà a percentuali intorno l’80% le cose cambieranno davvero in questo paese, altrimenti, varrà la regola della prima repubblica che recitava: non è importante per chi votate, l’importante è che alzate le chiappe e andate a votare,..poi ci penseremo noi politici a fare gli accordi! Ricordate cosa scrisse Bruno Vespa nel suo libro quando intervistò Andreotti e De Mita? Andreotti disse: ” Un vero politico di razza è colui che saprà essere il peggior nemico del popolo facendoli credere di essere il suo migliore amico.”

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