Economia

Crisi nera per Chiara Ferragni: è caccia al socio per non fallire

I numeri sembrano parlare chiaro: è crisi nera per Chiara Ferragni che adesso avrebbe bisogno di un socio per far respirare le sue società

chiara ferragni crisi azienda

Della crisi nera delle società di Chiara Ferragni oggi se ne sono occupati i principali siti dedicati al mondo della finanza. Quello che sta succedendo non fa ben sperare per il futuro dell’imprenditrice digitale che da tempo ha smesso di fare promozione sui suoi social, ha smesso di essere la più richiesta dai brand e non è ancora finita, visto che l’indagine nella quale è indagata per truffa, potrebbe prendere una piega inattesa. Emerge tra l’altro un aspetto evidente in questa storia: a Chiara Ferragni nessuno ha perdonato quello che è successo. Dunque i brand hanno paura di collaborare con lei, ogni post che viene fatto nasconde messaggi e prove per trovare il passo giusto ma nel frattempo si perdono soldi, molti soldi.

E poi la notizia del giorno, che non trova conferme nello staff della Ferragni ma che rimbalza da un sito all’altro: “Chiara Ferragni avrebbe bisogno di sei milioni di euro dopo il calo dei ricavi della la società Fenice srl, che possiede il suo marchio“. Si cerca dunque qualcuno pronto a investire, visto che da dicembre a oggi, le società di Chiara Ferragni avrebbero perso oltre il 40% dei profitti.

La crisi di Chiara Ferragni: si cerca davvero un socio per salvare tutto?

Dopo l’intervista in tv da Fabio Fazio, Chiara Ferragni non ha più parlato di quello che sta succedendo nella sua vita, privata e non privata ma aspetta fiduciosa che la magistratura faccia il suo dovere. Il tempo però passa e i soldi vi bruciano facilmente. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, a Chiara Ferragni è stato suggerito di raccogliere nuovi fondi di equity, per un valore di cinque o sei milioni di euro.

Tuttavia, ottenere questa cifra dagli attuali soci potrebbe essere difficile, rendendo quindi necessaria la ricerca di nuovi investitori. Il quotidiano riferisce che qualche giorno fa, tre avvocati dello studio Gop (Luigi Maranghini Garrone, Emanuele Panattoni, Piero Fattori) hanno tenuto una videocall con altri esperti per esaminare i conti e le prospettive dell’azienda Ferragni. La Fenice srl è controllata dalla società di investimenti Alchimia di Paolo Barletta e Lorenzo Castelli, che detiene il 39,9% delle azioni. La cassaforte dell’influencer, Sisterhood, ne possiede il 32,5%i, mentre Esuriens, appartenente alle famiglie Morgese e Barindelli, ha il 13,7%. Il resto delle azioni appartiene a Ni srl di Pasquale Morgese. A giugno 2023, l’azienda aveva una valutazione di 75 milioni di euro, ma poi sono emersi problemi legali.

Cosa succederà dunque adesso alle società di Chiara Ferragni che sta affrontando il momento più difficile della sua vita? Secondo quanto è emerso in queste ore, la perdita di ricavi al momento si aggirerebbe intorno al 40%. Per cercare di salvare l’azienda in difficoltà, tra i nuovi potenziali investitori si parla di Francesco Trapani di Vam Investment o Marco Bizzarri, ex amministratore delegato di Gucci e ora proprietario di Nessifashion.

Tutte indiscrezioni è chiaro, poche conferme ma sul piatto vengono messi nomi e numeri, il che lascerebbe pensare che ci sia molto di vero in quanto trapelato in queste ore. Chiara Ferragni dal canto suo tace.

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.