Economia

Scuola: il ministro annuncia oltre 50mila nuove assunzioni con priorità al sostegno

Grandi notizie per chi aspetta da anni un posto nel mondo della scuola. Il prossimo anno scolastico si aprirà con una novità importante: oltre 54.000 nuovi docenti entreranno in ruolo da settembre 2025, grazie a un piano straordinario di assunzioni annunciato dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Un intervento definito dallo stesso ministro […]

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Grandi notizie per chi aspetta da anni un posto nel mondo della scuola. Il prossimo anno scolastico si aprirà con una novità importante: oltre 54.000 nuovi docenti entreranno in ruolo da settembre 2025, grazie a un piano straordinario di assunzioni annunciato dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Un intervento definito dallo stesso ministro come “record”, che punta a garantire continuità didattica e maggiore stabilità per alunni e insegnanti.

Valditara: “Numeri record per una scuola più stabile e inclusiva”

Per settembre assumeremo oltre 54mila docenti tra posti comuni, di sostegno e di religione. Un numero record”, ha dichiarato Valditara. L’obiettivo del piano, ha aggiunto, è quello di offrire maggiori garanzie di continuità didattica agli studenti e stabilità lavorativa agli insegnanti.

Particolare attenzione è stata riservata agli alunni con bisogni educativi speciali: “Abbiamo dedicato particolare attenzione alla continuità didattica per il sostegno – ha precisato il ministro – consapevoli dell’importanza che essa riveste per i ragazzi più fragili”.

Scuola, i numeri del piano: oltre 54mila nuove assunzioni

Il decreto firmato da Valditara autorizza 48.504 immissioni in ruolo per posti comuni e di sostegno, a cui si aggiungono 6.022 nuovi insegnanti di religione cattolica, per un totale di 54.526 nuove assunzioni.

Nel dettaglio:

  • 13.860 posti saranno destinati esclusivamente al sostegno;
  • 6.022 posti riguarderanno l’insegnamento della religione cattolica, grazie al primo concorso nazionale dal 2004.

Numeri importanti, che mirano a colmare le carenze croniche di personale nelle scuole italiane, soprattutto in alcune aree geografiche particolarmente colpite.

Religione cattolica: il primo concorso dopo 20 anni

Uno degli elementi più significativi del piano riguarda l’insegnamento della religione cattolica. Dopo oltre vent’anni, è stato bandito un nuovo concorso nazionale nel 2024, che permetterà l’assunzione di 6.022 docenti. “Si tratta della più importante immissione in ruolo degli ultimi vent’anni per questa materia”, ha sottolineato Valditara, spiegando che il concorso rientra tra le azioni previste per rinnovare le graduatorie e rafforzare la presenza stabile di insegnanti qualificati.

Focus sull’inclusione: priorità agli studenti fragili

Il sostegno agli studenti con disabilità rappresenta una delle colonne portanti del piano di assunzioni. I 13.860 nuovi posti verranno assegnati prioritariamente ai docenti specializzati inseriti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS).

In caso di disponibilità residue, sarà possibile procedere con le assegnazioni anche in province diverse da quella di appartenenza dei candidati, per garantire una copertura capillare e tempestiva in tutta Italia.

Nuove assunzioni scuola: come verranno assegnati i posti

La distribuzione dei posti alle diverse classi di concorso sarà gestita dagli Uffici Scolastici Regionali (Usr), sulla base delle graduatorie provinciali e delle disponibilità effettive.

Potranno accedere al ruolo:

  • gli aspiranti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento (GAE),
  • i vincitori dei concorsi del 2016, 2018, 2020,
  • e soprattutto i candidati dei bandi “PNRR1” e “PNRR2” (2023 e 2024), attivati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Le assegnazioni definitive verranno pubblicate nei prossimi mesi. I docenti selezionati dovranno completare le formalità per la presa di servizio entro l’estate, in modo da garantire l’avvio regolare dell’anno scolastico 2025/2026. Con questo piano straordinario di assunzioni, il Ministero punta a rafforzare il sistema scolastico nazionale, promuovendo una scuola più inclusiva, più stabile e all’altezza delle sfide educative del futuro. Un intervento che si inserisce nel quadro degli obiettivi europei del PNRR, volto a rinnovare la scuola italiana con investimenti strutturali e risposte concrete ai bisogni di studenti e insegnanti.

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