Dal Mondo

La storia di Samira la mamma italiana che avrebbe ucciso le sue due bambine a Bradford

E' accusata di aver ucciso le sue due bambine con un coltello la giovane Samira Lupidi una ragazza italiana andata nel Regno Unito in cerca di fortuna


Probabilmente se non ci fossero state tutte le notizie di allarmi, attacchi e quant’altro, la storia di questa donna sarebbe finita sulle prime pagine dei giornali di tutta Italia. E’ la storia di Samira, una giovane mamma italiana che per motivi lavorativi si trovava nel Regno Unito, a Bradford. Samira oggi è in carcere con una delle accuse più brutte che possa pendere sulla testa di una donna: avrebbe ucciso le sue due meravigliose bambine in un gesto di follia, in un raptus. Le avrebbe accoltellate e per la polizia di sua maestà non ci sono dubbi: è stata lei a fare del male alle due bambine. Evelyn aveva 3 anni, Jasmine ne aveva solo 1. Le due bambine sono morte, sotto i colpi di coltello di questa mamma che pare affrontasse un momento di disagio psicologico. 

LA STORIA DI SAMIRA LUPIDI- L’autopsia sui corpi delle piccole ha riscontrato diverse ferite da armi da taglio e sono tante le ipotesi al vaglio degli inquirenti. Bradford, grande città del West Yorkshire, a Nord della Capitale, ed era stata scelta dalla giovane abruzzese come residenza dove far crescere le due piccole. Stando al Daily Mail il padre delle bambine, il 31enne Carl Weaver, è «devastato».

La 24enne non si è presentata alla prima udienza. Il suo legale, Alison Todd, ha spiegato: “Miss Lupidi è sconvolta, la Corte può capirla”. La prossima udienza è stata programmata per il 23 novembre. Il padre delle bambine Evelyn e Jasmine è Carl Weaver, 31 anni originario di Bradford. Samira, originaria della provincia di Teramo, pare si fosse trasferita nel Regno Unito per motivi di lavoro ma a quanto pare, dopo un inizio felice di questa unione con Carl ( i due non risulterebbero sposati, le bambine portano infatti il cognome della donna) non sarebbe andata a gonfie vele. Una crisi che avrebbe destabilizzato la donna fino a portarla a compiere il gesto più atroce che una mamma possa fare, quello di uccidere le sue due meravigliose creature.



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