LifeStyle

Camillo, cane indipendente: prende sempre l’autobus da solo

Si chiama Camillo ed è un bellissimo meticcio di 12 anni che adora così tanto l’indipendenza da concedersi addirittura di prendere l’autobus da solo

Quanto sono in grado di stupire gli animali? Molto, questo è un dato di fatto. Ma Camillo, un cane meticcio di piccola taglia di origine ligure e residente per la precisione nella città del Festival, Sanremo, sembrerebbe non avere rivali. Infatti Camillo, piccolo e simpatico oltre che indipendente cagnolino cittadino, ogni giorno se ne va a zonzo per la città tutto solo, girovagando per i suoi luoghi preferiti prendendo addirittura l’autobus per i suoi spostamenti!

A raccontare la straordinaria storia alla quale sarebbe difficile credere se non si assistesse con i propri occhi, sono le due proprietarie di Camillo. Lina e Roberta Mulattieri, mamma e figlia residenti a Sanremo a loro volta, parlano estasiate e divertite dei curiosi atteggiamenti assunti nel corso degli anni dal proprio cane che, raccontano, è solito andarsene a zonzo per la città da solo. Camillo ha 12 anni, dicono, ed è sempre in giro. “È un cane assolutamente indipendente, è sempre in giro. Prende l’autobus, sia all’andata che al ritorno”, anche se non si sa dove vada”, raccontano Lina e Roberta, il cui cagnolino, Camillo, è ormai diventato la mascotte della cittadina.

Camillo adora le ragazze dai capelli biondi e i gatti, raccontano, ed è socievole con tutti. Al cagnolino piace così tanto andare in giro da solo che – assicurano le due proprietarie – per ragioni di sicurezza adesso verrà dotato di un collare corredato di telecamera affinché qualsiasi suo movimento possa essere monitorato e a Camillo non possa succedere nulla di male.  “È un cane amorevole”, continuano le proprietarie, che raccontano che Camillo è ormai conosciuto e adorato da tutti gli abitanti del piccolo comune ligure. Ogni persona in strada è solita coccolarlo con qualche leccornia, ed è per questo che adesso Camillo è a dieta, racconta Lina: “Un giorno l’ho messo a dieta  e per evitare che gli altri negozianti gli dessero da mangiare, gli ho appeso al collo un foglio di carta con su scritto ‘Non datemi da mangiare, perché devo fare le analisi’. In poco tempo, c’era la fila davanti al negozio, tutti a chiedere cosa avesse Camillo”.



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