Come fare manutenzione ai miscelatori per la cucina
Perchè scegliere dei buoni miscelatori per i lavandini della cucina è importante: consigli per la manutenzione
La continua apertura e chiusura dell’acqua, le variazioni di pressione e i depositi calcarei costituiscono i principali ostacoli al mantenimento di uno stato di salute ottimale dei miscelatori che abbiamo in casa. Questo discorso si amplifica particolarmente in cucina, ove abbiamo un utilizzo intensivo e prolungato dei rubinetti per le più disparate attività, come il lavare gli alimenti o le stoviglie. Ragion per cui una manutenzione regolare dei miscelatori da cucina diviene fondamentale per preservare estetica, funzionalità e integrità delle componenti interne di questi preziosi prodotti.
Questo capita soprattutto con i miscelatori dotati di doccette estraibili, spesso soggetti a maggiore usura proprio per via dei continui movimenti a cui sono sottoposti. Vien da sé, quindi, che prendersi cura dei miscelatori da cucina contribuisca anche a una maggiore igiene della casa in generale, senza dimenticare poi l’efficacia di una buona manutenzione per ridurre significativamente i costi di riparazione o, ancor peggio, di sostituzione, migliorando di fatto la sostenibilità dell’intero impianto idraulico della cucina e della casa tutta.
Certo, però, che quando si tratta di manutenzione dei miscelatori da cucina, va ovviamente tenuto conto di un punto di partenza assolutamente fondamentale: ovvero che questi dispositivi siano caratterizzati da un’ottima qualità di partenza, sia a livello costruttivo che in quanto a materiali impiegati. Il nostro consiglio è quello di ricercare i migliori miscelatori per la cucina negli store specializzati e gestiti da esperti del settore, come ad esempio RubinetteriaShop.
Le buone norme per pulire i miscelatori per la cucina
Se si desidera ottenere una pulizia di prim’ordine per i miscelatori da cucina, una delle prime regole da seguire è senz’altro quella di utilizzare detergenti delicati e stare bene attenti a evitare prodotti abrasivi, candeggina o acidi concentrati, che possono danneggiare la finitura del miscelatore. Tante volte, a funzionare davvero sono soluzioni semplici e immediate, come per esempio un po’ d’acqua tiepida con sapone neutro, da passare rigorosamente con una spugna morbida; asciughiamo poi con un panno in microfibra e il gioco sarà fatto. In alternativa, si può utilizzare un mix di acqua e aceto bianco: una formula mirata che igienizza molto meglio le superfici dei rubinetti.
Ciò detto, non mancano particolari attenzioni da prestare ai singoli componenti, come l’areatore. Per occuparsene al meglio, infatti, occorre rimuoverlo periodicamente (circa ogni 3‑6 mesi) e sciacquarlo o immergerlo in acqua con aceto per rimuovere depositi calcarei, sassi o impurità che ne riducono la portata e la potenza del getto. Se il miscelatore ha poi una doccetta estraibile, il consiglio è quello di controllare sempre che il tubo flessibile e la guarnizione annessa siano sempre integri, preoccupandosi poi di sciacquarli e pulirli per bene. Per un compito del genere, non è da escludere l’utilizzo di piccole spazzole in nylon per raggiungere gli angoli più difficili, senza rischiare di graffiare le superfici.
Attenzione poi ai punti nascosti: giunzioni, flessibili, raccordi sotto il lavello: tutti elementi ove è facile che l’umidità porti a incrostazioni e problematiche di sorta. Teniamo dunque sempre a disposizione un panno leggermente imbevuto, con lui lavare in profondità ogni elemento del miscelatore, prevenendo così una possibile corrosione. La pulizia costante delle singole componenti di un miscelatore è il primo, fondamentale passo per mantenere integra l’estetica del miscelatore: una cosa senz’altro importante, questa, in cucine moderne dove ogni dettaglio stilistico può fare la differenza.
Cosa fare per mantenere efficienti i miscelatori per la cucina
Continuare a garantire nel lungo periodo il massimo dell’efficienza di un miscelatore da cucina può non essere cosa semplice. La nostra idea in tal senso è quella di occuparsi soprattutto della manutenzione della cartuccia, ovvero uno degli elementi chiave del miscelatore e, al tempo stesso, tra i più sensibili a usura, incrostazioni o danneggiamenti. Non a caso, è anche uno degli elementi che maggiormente viene sostituito a seguito di una manutenzione non ottimizzata nel tempo. Uno dei campanelli d’allarme più evidenti è quando avvengono variazioni di temperatura improvvise: se accade, è il caso di smontare la cartuccia, pulirla e riprovare a utilizzare il miscelatore. Se il problema persiste, infine, potrebbe essere necessario sostituirla.
Un altro aspetto importante a cui badare quando parliamo di manutenzione per i miscelatori da cucina è la tipologia di dispositivo che si ha installato in casa. Esistono infatti numerose varianti: dalle monocomando classiche ai modelli con doccetta estraibile, passando per miscelatori a muro o a “più vie”, ovvero caratterizzati da un depuratore e da un filtro per avere acqua frizzante dal rubinetto. Ognuna di queste tipologie, come lecito immaginare, può presentare sfide particolari: per esempio, nei modelli con doccetta è importante che il sistema di retrazione del tubo non si inceppi, mentre per i miscelatori a sensore, sempre più diffusi, sono richiesti controlli regolari delle batterie e del sensore stesso.
L’attenzione a questi dettagli garantisce un funzionamento fluido nel tempo da parte di tutte le diverse tipologie di miscelatore, e riduce al minimo gli interventi di manutenzione straordinaria. In poche parole: un minimo sforzo quotidiano per risultati sempre ottimali.