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Mammografia: cos’è e quando va fatta

Approfondimento su mammografia: di cosa si tratta e quando va fatta

Molte malattie possono essere prevenute, o individuate tempestivamente, per mezzo di appositi esami strumentali, effettuati a scopo diagnostico. Tra questi si può sicuramente annoverare la mammografia, un esame radiografico che consente di determinare la presenza di eventuali noduli (o altre anomalie) all’interno del tessuto mammario. Essa rappresenta un importante strumento per il contrasto e la prevenzione del tumore al seno e per questo rientra in un ampio programma di screening che riguarda diverse fasce della popolazione femminile. In questo articolo vediamo nel dettaglio tutto quanto c’è da sapere in merito a questo esame.

Cos’è la mammografia e come si svolge

Dal punto di vista tecnico, la mammografia è un esame strumentale molto semplice, facile da eseguire e per nulla invasivo; inoltre, non richiede alcuna preparazione specifica da parte del paziente (come ad esempio il digiuno nelle ore precedenti). Le maggiori precauzioni riguardano le donne in età fertile, che devono sottoporsi all’esame in un periodo ben preciso del ciclo mestruale, tra la fine delle mestruazioni e l’ovulazione.

Lo strumento utilizzato per eseguire il test si chiama mammografo e si compone di un supporto rigido, una piastra di compressione mobile e un proiettore di raggi X. Il tessuto mammario viene adagiato sul supporto e bloccato dalla piastra, in maniera tale che le radiazioni possano restituire un’immagine accurata della porzione di seno da esaminare. Il risultato dell’esame è una proiezione radiografica; i dispositivi più moderni, grazie al supporto della tecnologia digitale impiegano una quantità di radiazioni anche otto volte inferiori rispetto ai mammografi tradizionali. L’esame ha una durata molto breve (circa dieci minuti) e viene effettuato da un tecnico di laboratorio specializzato, senza il bisogno di ricevere supporto da terzi.

Prescrizione e ticket

Secondo quanto specificato dal sito ufficiale del Ministero della Salute, la mammografia può essere eseguita in esenzione dal ticket (ogni due anni) per le pazienti di età compresa fra i 45 ed i 69 anni. Gli esami effettuati dalle pazienti che rientrano in questo range di età fanno parte dello screening della popolazione femminile, mirato a ridurre il tasso di mortalità da tumore al seno. In aggiunta, vengono eseguite gratuitamente anche le prestazioni di secondo livello, qualora l’esame mammografico le richieda. Per ottenere l’esenzione, la prescrizione medica deve riportare l’apposito codice.

Le donne che non rientrano nella fascia d’età coinvolta nello screening, possono comunque sottoporsi alla mammografia; per effettuare l’esame presso una struttura del Servizio Sanitario Nazionale, è necessaria l’impegnativa del proprio medico curante (previo consulto o visita). In alternativa, è possibile rivolgersi ad un laboratorio privato (in tal caso, la prescrizione medica non è strettamente necessaria ma può essere consigliata) che consentono di prenotare la visita anche online attraverso i portali di riferimento, come ad esempio Ionoforetica.it.

Quando bisogna sottoporsi alla mammografia

In assenza di sintomi evidenti, è consigliabile effettuare un esame mammografico ogni due anni al superamento del 50° anno di età (e fino ai 69 anni). In realtà, come sottolinea il sito ufficiale dell’AIRC, in alcune regioni la campagna di screening è stata aperta ad un pubblico più ampio, includendo anche donne quarantenni e over 70.

Per le donne più giovani, tra i 35 e 40 anni, la mammografia è consigliata, specie in presenza di una familiarità, ma va tenuto conto della minore precisione diagnostica dell’esame. Anche per questo, si predilige l’ecografia mammaria, un esame strumentale che utilizza gli ultrasuoni al posto delle radiazioni. Superati i 40 anni, è bene sottoporsi a mammografia due volte l’anno oppure ogni 12 mesi se si manifestano fattori di rischio; allo scoccare dei 50, si rientra nel programma di screening sopra descritto. A partire dai 70 anni, la mammografia andrebbe effettuata una volta l’anno, poiché l’incidenza del tumore al seno aumenta.

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