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Raffreddore, le 13 cose che non sapevate commentate dal virologo

Raffreddore, dal contagio alla cura le 13 cose che non sai spiegate da un virologo


Pensate di sapere tutto ma proprio tutto sul raffreddore? Ecco un modo per verificare le vostre conoscenze in materia. Specie in questo periodo dell’anno, i raffreddori sono dietro l’angolo, pronti a beccarci non appena commettiamo un passo falso. Su Treehugger sono stati pubblicati i “13 crazy facts about the common cold”, letteralmente i “13 fatti pazzi sul raffreddore”, vale a dire tutti i falsi e i veri miti a proposito del raffreddore. Il virologo, Fabrizio Pregliasco, li ha commentati tutti, uno per uno. Scopriamoli insieme. Innanzitutto bisogna dire che il raffreddore arriva in varie fasi. Dopo un paio di giorni di incubazione, si inizia ad avvertire un bruciore diffuso spesso “da una sola parte del naso o della gola”. E’ in questo momento che si possono contagiare le altre persone. Dopo un paio di giorni arriva la fase secretiva, con muco più denso e giallastro e “maggiore rischio di sovrainfezioni batteriche, capaci di dare ulteriori disturbi, come febbre e mal d’orecchi”. Pregliasco, ha precisato che, in mancanza di complicazioni, il raffreddore sparisce in una settimana. L’esperto ha spiegato che i virus del raffreddore si trasmettono per via aerea con le goccioline di saliva emesse con gli starnuti e con i colpi di tosse ma anche con la semplice respirazione. Bisogna sapere che con un solo starnuto si emettono 10mila germi. Esistono 260 tipi di raffreddore e il solo “rhinovirus, quello responsabile del common cold (naso chiuso) ha, a sua volta, 90 sottotipi.

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Un domanda che molte mamme si fanno è la seguente: mandare o no il bambino raffreddato a scuola? Pregliasco ha rivelato che il bambino raffreddato “è un piccolo untore” e che “il riposo può accelerare la guarigione”. Il raffreddore può arrivare a colpire i bambini dalle 6 alle 10 volte in un anno e gli esperti precisano che, nella maggior parte dei casi, non è necessario assumere l’antibiotico. Per quanto riguarda gli adulti, la frequenza media con la quale possono prendere il raffreddore, è nettamente minore: dalle 2 alle 4 volte all’anno. C’è da dire che causa del raffreddore, molti impiegati e dipendenti chiedono alla propria azienda, alcuni giorni di malattia. Questo fa perdere, in termini di produttività, ben 25 milioni di dollari. La migliore precauzione contro il raffreddore è una buona pratica di igiene: lavare le mani. Pregliasco ha precisato che occorre lavare le mani in un certo modo cioè con “tanta acqua, sapone e nessun disinfettante particolare” a patto che lo sfregamento duri almeno 30 secondi. Uno studio iraniano di alcuni anni fa, aveva rivelato che l’eiaculazione aveva un effetto anti raffreddore. Ma per il virologo Pregliasco, si tratta di relazioni che possono essere possibili ha sono ancora da studiare. Oltre quindi al sesso (nell’uomo) che contrasta il raffreddore un altro mito che è stato sfatato riguarda la vitamina C e le spremute di arancia. Pregliasco ha spiegato che “zinco assieme a magnesio e selenio” possono avere la loro utilità così come decongestionanti e antinfiammatori.



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