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Allarme uova olandesi contaminate ritirate in Germania, è allerta anche in Italia

E' allarme in Germania e non solo per le uova olandesi contaminate che sono state ritirate dagli scaffali dei supermercati. Le analisi sono in corso e si cerca di capire se siano arrivate anche in altri Paesi tra cui l'Italia


Sta facendo parlare l’allarme sulle uova olandesi contaminate ritirate in Germania dai supermercati. Una grande quantità è stata infatti rimossa dagli scaffali a causa della presenza di alcune tracce di insetticida Fipronil. Quest’ultimo serve a contrastare i parassiti negli animali purché non siano allevati per scopo alimentare. L’allerta è arrivata anche in Italia e in altri Paesi. Pare infatti che le uova olandesi potrebbero essere arrivate un po’ ovunque ma non è detto che siano contaminate da questo insetticida. Cerchiamo di capire qualcosa di più su questa situazione e quali sono i possibili rischi per l’uomo.

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L’insetticida delle uova olandesi contaminate è il Fipronil. E’ stato rilevato analizzando le uova, le feci e il sangue dei polli. Questo insetticida può essere molto dannoso per l’uomo, creando problemi ad alcuni organi interni quali tiroide, fegato e reni nel caso in cui venisse assunto in quantità abbondanti nell’arco di un periodo temporale ristretto. Il Fipronil è infatti molto tossico, e viene utilizzato in ambito veterinario per proteggere gli animali da zecche, pulci e pidocchi. Dunque l’allarme è comunque contenuto. Un adulto dal peso di 65 kg dovrebbe mangiare 7 uova in un giorno per accusare problemi dovuti a questo insetticida. Più pericolosa è la situazione per i bambini di un peso di circa 16 kg, che mangiando due uova in un giorno potrebbero ingerire una quantità eccessiva di questo insetticida, con conseguenze sulla salute. 

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L’allarme riguarda soprattutto la Germania, dove almeno 2,9 milioni di uova sarebbero arrivate prima del 22 luglio. Dopodiché le spedizioni delle uova olandesi contaminate sono state bloccate. Sono state chiuse in via precauzionale circa 180 fattorie in Olanda. Si procede quindi facendo dei test su alcuni campioni di uova. E’ stata anche aperta un’inchiesta per cercare di comprendere dove sia iniziato il processo di contaminazione. In Belgio la situazione era nota già nel mese di giugno, in quanto le autorità per la sicurezza alimentare erano state avvisate da un’azienda di pollame. In Olanda intanto si teme la crisi del mercato in questione, con conseguenze di ampia portata. L’allerta intanto è arrivata anche in Italia, Svizzera, Francia, Svezia e Gran Bretagna, dove sarebbero stati inviati alcuni lotti delle uova olandesi contaminate. Non ci resta dunque che attendere ulteriori risvolti delle analisi per comprendere quanto sta accadendo. La situazione sembra però essere sotto controllo.

 



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