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Sole a catinelle con Checco Zalone, la nostra recensione

Sole a catinelle il film con Checco Zalone che ha portato tutti gli italiani al cinema: la nostra recensione della pellicola da incassi record


Non potevamo non aver contribuito al grande successo di Sole a catinelle, il nuovo film con Checco Zalone campione di incassi nei primi giorni di programmazione, ha già superato i 20 milioni di euro. Anche noi abbiamo staccato il biglietto e ci siamo accomodati, dopo una ressa all’entrata e 20 minuti di fila, in poltrona, nei posticini che abbiamo trovato, per gustarci il nuovo film del comico tra i più amati in Italia. Ne nasce così la nostra recensione che resta come tutte le recensioni, un punto di vista dato da un semplice spettatore di fronte a un grande schermo. Non possiamo fare a meno di dire una cosa prima di iniziare la recensione: in sala si ride, spesso anche senza aver capito le battute. Si ride anche solo nel vedere il faccione di Checco che è tutto un programma. Purtroppo però come abbiamo già detto ieri in un commento sui record di incassi, spesso la risata è quella amara che ti lascia in bocca la sensazione strana che purtroppo la realtà non è fatta solo di ottimismo anche se la crisi, come si diceva non doveva esserci e poi c’è stata. Ma si ride e questa è una cosa importante e si ride con i bambini, un aspetto da non dimenticare perchè nonostante le parolacce, i piccoli amanti di Checco hanno invaso le sale e lo hanno trovato ancora una volta straordinario.Sole a catinelle, la trama- Una famiglia come tante: due persone che lavorano in una Italia che non è più quella di un tempo neppure al nord dove i meridionali sono andati in cerca di ricchezza. Checco con le aspirapolvere ha sempre avuto un buon rapporto tanto da farne un cavallo di battaglia: da schiavo in un hotel a rappresentate per una grossa azienda. Un successo nel lavoro che ti travolge non solo con gli ottimi risultati ma anche con i soldi che non hai mai avuto che non hai ancora ma che già investi per comprare tutto quello che serve e anche quello di cui non ha bisogno ma fa arredamento. Un finanziamento, assegni postdatati e il mondo che non cambia data e non si ferma: in poco tempo il lavoro peggiora, tua moglie viene licenziata e chi ti ha prestato i soldi rivuole tutto. Per fortuna però hai un bambino, il piccolo Niccolò che pur di avere la sua vacanza perfetta studia così tanto da prendere solo dieci in pagella. Il viaggio da sogno inizia da un Molise anziano, da una zia che più tirchia non si può ma finisce in una villa da sogno con una piscina e un regalo speciale. Inizia senza parolacce con un bambino che così educato davvero non si vede sui banchi di scuola e finisce con una sana ironia anche sul linguaggio dei bambini. Inizia in povertà e finisce con un happy endig perchè l’ottimismo di Checco salva il mondo. Nel viaggio con papà si incontrano tutti i personaggi che hanno reso l’Italia quello che è: ricchi, furbetti, manager, maestre, si passa da ceti bassi e ceti medio alti ma il risultato è lo stesso. Un’Italia che purtroppo ci fa amaramente ridere per quello che è, un paese impegnato con termini di cui non conosce il significato usati solo per impressionare l’uditorio.

Il nostro commento-Checco rappresenta l’italiano medio in cui ognuno di noi trova qualcosa. Il sogno di un mondo diverso un pò alla mulino bianco misto a quello che la tv con talent e reality ci propone. Il disegno perfetto di quello che purtroppo è il mondo in cui viviamo, un mondo che noi abbiamo reso così come è. Ci sono tutti i personaggi della nostra Italia in questo viaggio che per il piccolo figlio di Checco è da sogno, per chi riflette guardandolo non lo è. Il tutto accompagnato dalle canzoni di Checco che arrivano al momento giusto e ti accompagnano nel fischiettio che non ti lascia dall’uscita al cinema fino all’arrivo a casa. Sicuramente un film simile ai primi ma con un intento diverso, più allargato. Un film riuscito per chi però non si accomoda in poltrona solo per farsi due risate con il comico pugliese ma che ne sa cogliere ogni sfaccettatura perchè il successo del film è il successo di uno Zalone che ha imparato a conoscere chi gli sta di fronte facendone una macchietta perfetta che ride di se stessa.



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