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Film Oscar 2011, Il Grinta dei Fratelli Coen

Film Oscar 2011, Recensioni Il Grinta dei Fratello Coen Il Grinta si distacca completamente dalle produzioni di casa Coen: nella sua semplicità si rivela essere una delle loro migliori creazioni. Risulta abbondante e talvolta esagerato il cinismo dei due fratelli a noi cari, perché nella sua linearità il film rappresenta, invece, un eccellente concentrato “classico” […]

Film Oscar 2011, Recensioni

Il Grinta dei Fratello Coen

Il Grinta si distacca completamente dalle produzioni di casa Coen: nella sua semplicità si rivela essere una delle loro migliori creazioni. Risulta abbondante e talvolta esagerato il cinismo dei due fratelli a noi cari, perché nella sua linearità il film rappresenta, invece, un eccellente concentrato “classico” del miglior western impresso su pellicola. Riuscirà a portarsi a casa un Oscar?

True Grit (questo il nome del film in lingua originale), infatti, non si scolla mai dall’omonimo racconto di Charles Portis: Mattie Ross (Hailee Steinfild), una ragazzina molto precoce, ingaggia il grezzo, alcolizzato e capace Rooster (Jeff Bridges) per giustiziare Tom Cheney l’uomo che ha ucciso suo padre. Ad accompagnarli nella caccia all’oca selvaggia sarà LaBoeuf “Texas Ranger” (Matt Damon), che cerca il fuggitivo per un altro crimine. Sapiente mix di simpatia, ritmo e azione, Il Grinta ci racconta storie di una terra ormai estinta. Gli aneddoti raccontati dai protagonisti sono incorniciati dalle voci fantasmatiche del paesaggio, che vi aggiunge i dettagli, tra un cadavere appeso a un albero e un serpente asonagli. La qualità della pellicola è quindi indubbia e la mano dei Coen riesce a dirigere magistralmente i talentuosi e carismatici Bridges, Damon e Steinfild. Bridges, in particolare, riesce a puzzare di whiskey anche attraverso lo schermo. Damon, dalla sua, trasuda simpatia con la sua aria da rookie un po’ sfigato, direttamente proporzionale alla sua precisione con la carabina. La Steinfild riesce a stupire, nei panni di una ragazzina troppo grande per la sua età ma forte della sua tenacia.  True Grit si va ad inserire di diritto in quel filone di western più recenti che sono riusciti a dare nuova linfa vitale al genere dopo un lungo periodo di stasi, come Gli Spietati di Eastwood e L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford di Andrew Dominik.

Un film da vedere!

Francesco Vassallo



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