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Cugini di campagna: è morto il cantante, Marco Occhetti

E' morto Marco Occhetti, il cantante dei Cugini di campagna, aveva 62 anni

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Marco Occhetti aveva 62 anni, è stato il cantante dei Cugini di campagna, è morto mentre Nick Luciani, attuale voce del gruppo, è naufrago sull’Isola dei famosi. E’ di certo Nick il più famoso tra i due ma per chi ascoltava i Cugini di Campagna tra gli anni ’80 e ’90 è Marco Occhetti lo storico cantante. Per quasi dieci anni, dal 1986 al 1994 è stato Marco a sfoggiare falsetto e capelli biondi. E’ morto venerdì sera per un infarto, un arresto cardiaco ha chiuso i suoi occhi per sempre ma è da tanti anni che il gruppo non parlava più di lui. Con la band ha raccolto grandi successi, i tour in giro per il mondo, poi la scelta di andare via fino ai momenti difficili, le difficoltà economiche, le canzoni da cantare per le strade di Roma.

E’ morto Marco Occhetti, l’ex voce dei Cugini di campagna

Di lui nessuno aveva più sentito parlare ma qualche anno fa in alcune interviste aveva raccontato la sua verità, la sua vita. E’ la figlia Giulia ad avere ufficializzato su Facebook che il padre non c’è più ringraziando chi ha avuto un pensiero per lui.

“Ringrazio tutti per i messaggi che gli avete scritto. Papà era un casinaro e gli sarebbe piaciuto avere tanta gente intorno a ricordarlo. Anche i Cugini di campagna dal loro profilo ufficiale hanno dedicato un pensiero all’ex compagno: “Un saluto al nostro fraterno amico Kim, di cui abbiamo appreso la dipartita. Ti ricorderemo con affetto”. E’ così che lo chiamavano, Kim, che nel 1994 ha mollato il gruppo lasciando il posto a Nick. “Lasciare il gruppo è stata una mia scelta – raccontava al Messaggero nel 2017 – non ero più in sintonia con loro… troppo attaccati alle vecchie cose, come ad “Anima mia”. Ed è la canzone più famosa del gruppo che a lui non piaceva più, non la sopportava. “Sono stato la voce solista dei Cugini di Campagna, anche se adesso non mi si riconosce più  ma adesso mi ritrovo a suonare nelle piazze di Roma, praticamente dalle stelle alle stalle, che preferisco, perché è più vero. Ma è stata dura”.

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