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Stefano De Martino a L’Isola dei famosi: “Ho capito quali erano i miei limiti”

Stefano De Martino svela che a L'Isola dei famosi non era capace di fare quella cosa lì

stefano de martino isola

Prima intervista del 2023 per Stefano De Martino che a Tv Blog racconta della sua esperienza a L’Isola dei famosi, svela un po’ di cose. E’ stato l’inviato dell’Isola ma non è stato il suo lavoro migliore, non è stato il modo perfetto per dare via alla sua carriera da conduttore. Oggi Stefano De Martino è indicato come l’erede di più di un conduttore, lui vola basso, ammette gli errori commessi ma sa che ha davanti un gran futuro. Desidera essere originale, nessuna copia, al massimo si ispira ma sa che ha ancora tanto da fare per arrivare ad alti livelli. Bar Stella è un gran successo, il suo Stasera tutto è possibile è un gran successo ma quella vecchia edizione dell’Isola dei famosi no.

Stefano De Martino non era a suo agio a L’Isola dei famosi

“L’esperienza come inviato dell’Isola dei Famosi è stata molto faticosa perché non ero capace a fare quella cosa lì – spiega nell’intervistaHo capito però grazie a quell’esperienza quali fossero i miei limiti e soprattutto che cosa sarei potuto diventare” ne ha fatto tesoro.

Il grazie più grande non potrebbe essere che per Maria De Filippi, è lei che l’ha guidato la prima volta, è a lei che ha chiesto spesso consiglio ed è per questo che alla conduttrice non riesce a dire di no e anche lo scorso anno ha partecipato come giudice del serale di Amci rinunciando alla conduzione Rai in quei mesi.

Bar Stella è un successo ma per l’idea così ambiziosa non è stato semplice: La seconda serata di Rai2 ci ha permesso però di sperimentare e di trovare la nostra strada gradualmente. Per me ora il programma ha un suo codice, una sua natura. Renzo per me è impareggiabile, rappresenta solo un’ispirazione… L’unico modo per non fare rimpiangere una conduzione di successo è di trovare il proprio modo, non cadendo nello scimmiottamento dello stile di conduzione che ti ha preceduto. Io e Amadeus abbiamo uno scarto generazionale e di carriera, la mia è appena iniziata, la sua è in una fase di glorificazione. Mi sentivo molto piccolo messo lì all’inizio e non volevo emulare quella sicurezza che lui ha”. Così ha cercato un suo modo per condurre rispettando la sua personalità e il risultato l’ha premiato.

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