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Altro che Amadeus libero: pioggia di pressioni su Sanremo, dai cantanti agli ospiti. La resistenza ha un limite

Manca solo il comunicato ufficiale ma non ci sono dubbi: Amadeus è pronto a lasciare la Rai e sul Corriere emergono i veri motivi per i quali il conduttore ha preso questa decisione

amadeus rai

E’ Renato Franco questa mattina con un lungo articolo sul Corriere della sera a spiegare come mai, nelle prossime ore, potrebbe realmente arrivare il comunicato stampa che informa tutti della decisione di Amadeus di lasciare la Rai. C’è chi parla di denaro, chi invece di libertà, come fa appunto il giornalista del Corriere della sera che mette nero su bianco, alcune situazioni che avrebbero portato Amadeus a decidere di cambiare aria. Ricordate tutte le domande che i giornalisti hanno sempre fatto ad Amadeus sulle possibili pressioni prima e durante il Festival? Ha detto di aver sempre scelto e fatto quello che voleva. Vero, ma a quanto pare, stando almeno a quello che racconta Renato Franco, le pressioni ci sarebbero state, eccome se ci sarebbero state. Ad Amadeus avrebbero proposto nomi di cantanti, nomi di possibili ospiti e persino l’idea di avere al suo fianco un altro direttore artistico. La politica in Rai, conta, eccome se conta. E da quando c’è Giorgia Meloni al Governo, è evidente, che le pressioni si fanno sentire.

Non sempre si deve cedere è chiaro, Amadeus non lo ha fatto ma forse, si aspettava, dopo 4 anni di successi, piena fiducia nel suo lavoro e non consigli che nessuno ha richiesto. Da qui la scelta di pensare a qualcosa di diverso per il suo futuro. Anche perchè, se questa è l’aria che tira in Rai, nei prossimi anni, le cose potrebbero non essere molto diverse.

Amadeus lascia la Rai: emergono i primi motivi

Si legge sul Corriere questa mattina:

In questo senso Amadeus da tempo non si sente né capito né protetto. Le prime crepe sono arrivate già prima dell’ultimo Sanremo; mentre lui ragionava sulle canzoni migliori da portare sul palco, le pressioni erano continue: la richiesta di Povia (vicino alla Lega) nel cast dei cantanti in gara, la pretesa di infilare Hoara Borselli (area Fratelli d’Italia) in qualche modo come ospite, il tentativo di affiancargli Mogol (ancora FdI) come direttore artistico.

Insomma non richiestine di poco conto. L’imposizione di avere un cantante che dicesse magari qualcosa che qualcuno voleva sentire e poi invece all’Ariston è arrivato Ghali. Sul palco di Sanremo è arrivato Dargen d’Amico, immaginate che genere di pressione ci potesse essere in quel momento su Amadeus. Davanti a pressioni di questo genere, è chiaro pensare di cambiare tutto, soprattutto se non si è più dei poppanti e soprattutto se si viene da 5 anni di clamorosi successi. Facile comprendere che Amadeus stia per prendere una scelta così importante.

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