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Benedetta Rinaldi ricorda Franco Di Mare, come le disse della malattia

A un anno dall'addio a Franco Di Mare a La volta buona il ricordo di Benedetta Rinaldi che racconta quando le disse della malattia

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Il ricordo di Franco Di Mare a un anno dall’addio arriva dalle parole di Benedetta Rinaldi oggi a La volta buona. La conduttrice racconta di quella terribile telefonata con cui Franco Di Mare le disse della malattia, che il tempo era poco e anche le parole. Doveva dirlo a lei prima di parlarne in pubblico, come poi fece, Benedetta era la sua collega, con lei aveva condiviso anni di dirette.

Fu crudo come sempre Franco Di Mare, diretto con il suo modo di fare. La Rinaldi era in macchina, stava andando agli studi Rai, quella telefonata le gelò il sangue. Leggi anche le parole della figlia di Franco Di Mare in chiese ai funerali

Franco Di Mare chiamò Benedetta Rinaldi per dirle della malattia

“Lui ti metteva le cose a crudo cioè ti entrava proprio anche nelle ferite volendo per cercare di dare o di farti avere una reazione”. Benedetta racconta la sua reazione alla dolorosa e cruda rivelazione di Franco Di Mare

La sua fu una semplice esclamazione, non sapeva cosa aggiungere, perché sapeva che Franco si sarebbe infastidito con domande che tutti possiamo immaginare. 

“Dopodiché mi chiese di non parlare perché avrebbe poi fatto  quell’intervento da Fabio Fazio e di non dire a nessuno della sua malattia ;cosa che mi son tenuta”.

Deve molto a Franco Di Mare e non smette di ribadirlo mentre l’anni già passato sembra davvero niente.

In studio sul divano di Caterina Balivo c’è anche Paola Saluzzi, per parlare del collega che non c’è più ha rimandato tutti i suoi impegni. Era una persona come poche per tutto quello che ha dato nella sua professione, lui c’è morto per il suo lavoro.

La Saluzzi ricorda l’intervista fatta a Di Mare e alla sua Stella, la figlia adottiva che ha strappato a una vita terribile. “Io vi ringrazio, Franco è stato galantuomo che ha saputo attorniarsi di persone, quelle con le quali lui ha avuto un rapporto, aveva la sua rubrica ‘Sarò Franco’ così diretto, così vero così, assolutamente trasparente e io non ho avuto una fortuna di lavorare con Franco ma sono qua per dire che ho fatto forse o due serate con Franco però è rimasta quella forma di amicizia”.

Ricorda la famosa intervista di padre e figlia: “In quell’intervista Franco mi ha raccontato quello che è successo, poi è diventato un libro che poi è diventato un bellissimo film per la televisione. Franco di quella bambina ha fatto il capolavoro della sua vita e lei ha fatto un capolavoro per suo padre l’ha guardato negli occhi e aveva 10 mesi, così Franco è tornato con la bambina in Italia dicendo da questo momento in poi ti chiami come me”.

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