Evelina Sgarbi dopo aver visto Sgarbi in tv tuona: “ricattato e plagiato”
Evelina Sgarbi in tv commenta quello che sta succedendo a suo padre e rincara la dose: plagiato e ricattato
Mentre su Rai1 Vittorio Sgarbi è apparso nel salotto di Mara Venier, sua figlia Evelina Sgarbi, ospite di Silvia Toffanin, ha commentato duramente l’intervento del padre andato in onda la sera precedente a Cinque Minuti di Bruno Vespa. Le sue parole tracciano un quadro preoccupante, ribadendo una convinzione che porta avanti da mesi: secondo lei, il critico d’arte non è più in grado di gestire autonomamente la propria vita.
Una posizione che Evelina sostiene senza esitazioni e che, alla luce delle recenti apparizioni televisive del padre, ritiene sempre più fondata. Va detto, che anche l’intervista di Sgarbi oggi su Rai 1, non è sembrata quella di una persona particolarmente presente, tanto che non è andata in onda in diretta ma è stata registrata ( e anche tagliata male come tutto il pubblico ha avuto modo di vedere).
Caso Sgarbi, “Non lo trovo fuori misura, è lui a non stare bene”: il commento di Evelina
L’intervista si apre con una riflessione sulle parole che Vittorio Sgarbi aveva dedicato alla figlia, definendo il suo atteggiamento “fuori misura”. Evelina ha risposto con fermezza: “Io non lo trovo né fuori misura né fuori logica. Ha ammesso in un certo modo delle mancanze nei miei confronti, ma ci sono abituata: so da quando sono nata di avere un padre fuori dal comune. È vero, delle mancanze ci sono state, ma non è questo il punto.”
La giovane ha poi spostato l’attenzione sulle condizioni fisiche e cognitive del padre, che secondo lei sono ormai impossibili da ignorare: “Avete visto tutti: parlava a fatica, non guardava l’interlocutore, sfogliava le pagine del libro. Io vorrei puntare sulla sua salute, le immagini parlano da sole, è evidente che non sta bene.”
“Cercano di far credere che stia meglio”: l’accusa alla compagna e allo staff
Evelina sostiene che la compagna del padre, Sabrina Colle, e il suo addetto stampa stiano costruendo una narrazione finalizzata a mostrare un progressivo miglioramento di Vittorio Sgarbi. Una strategia che, secondo lei, mira a sminuire la sua richiesta di un amministratore di sostegno: “Loro cercano con queste apparizioni di far vedere che sta meglio, che le mie sono richieste infondate. Ma si è ridotto in questo stato.”
La giovane non nega che il ragionamento del padre sia ancora presente, ma lo ritiene condizionato da una forte influenza esterna: “Il suo ragionamento c’è, ma è plagiato in scelte importanti della sua vita. Non è più lui. Lo si vede dall’aspetto, dal piglio: è plagiato dalle persone che ha accanto.”
Evelina denuncia anche l’impossibilità di visionare le cartelle cliniche, che ritiene fondamentali per chiarire la situazione: “Io vorrei vedere le cartelle cliniche, ma non me lo permettono.”
La sua richiesta di un amministratore di sostegno è intanto arrivata in tribunale. Secondo la giovane, il giudice sta ancora valutando: “Il giudice vuole continuare a fare il suo giudizio. Anche a vederlo così, non può gestire le sue cose allo stesso modo.”
“Penso che sia ricattato”: le accuse di Evelina
L’intervista si fa ancora più dura quando Evelina afferma di ritenere il padre vittima di pressioni esterne, se non addirittura di ricatti. Anche il recente matrimonio, secondo lei, rientrerebbe in un contesto che non riesce a comprendere: “Non c’è una parola vera d’amore, sembrava leggesse un copione. Continuo a pensare che sia plagiato dalle persone intorno.”
La giovane parla di “cose non regolari” che, a suo avviso, circonderebbero il padre da anni: “Temono la mia richiesta perché ci sono cose che non possiamo immaginare, cose fatte negli anni che non sono tanto giuste.”
E denuncia anche il modo in cui sarebbe stato portato avanti il lavoro sul nuovo libro del critico d’arte: “È pietoso farlo lavorare così. Lui vuole far credere di aver scritto tutto in questi mesi, ma basta cercare su Google: ci sono conferenze sugli argomenti presenti nel libro. È un pozzo di materiale, ma non è lui ora. Io non lo riconosco più.”
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