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Prete pedofilo Genova, inchiesta rivela particolari sconcertanti

Si arricchisce di particolari raccapriccianti con il passare dei giorni, l’inchiesta che ha portato all’arresto del sacerdote genovese accusato di pedofilia.  La storia  sarebbe già molto triste di suo se l’indagato fosse un cittadino comune, ma diventa intollerabile se si considera che stiamo parlando di un sacerdote. Figura che inevitabilmente è a contatto quotidiano con […]


Si arricchisce di particolari raccapriccianti con il passare dei giorni, l’inchiesta che ha portato all’arresto del sacerdote genovese accusato di pedofilia.  La storia  sarebbe già molto triste di suo se l’indagato fosse un cittadino comune, ma diventa intollerabile se si considera che stiamo parlando di un sacerdote. Figura che inevitabilmente è a contatto quotidiano con i giovani, e che nella nostra cultura italiana in particolare esercita in genere anche molta influenza su di essi.  E’ per questo che quando accadono queste cose è sempre una scoperta dolorosa, perchè viene a cadere, in un certo senso, un dogma, un qualcosa di intoccabile. Comunque, sta emergendo che il sacerdote di Sestri Ponente, don Riccardo Seppia, teneva contatti con uno spacciatore, al quale chiedeva non soltanto di fornirgli la droga (che pare consumasse in canonica), ma anche dei ragazzini, e preferibilmente deboli di carattere, e che avessero dei problemi di droga. Questo per poterli più facilmente piegare, anche con l’offerta appunto della droga.  Allo spacciatore, che pare inizialmente fosse reticente a fornire questo tipo di “merce” (la parola purtroppo è adeguata alla circostanza), lui rispondeva con pressioni insistenti al fine di ottenere quanto richiesto.

La triste vicenda non si può non prestare (anzi, mi sembrerebbe un obbligo) a diverse riflessioni, che devono essere compiute non soltanto dalla gente comune, ma soprattutto dagli enti coinvolti. Si deve analizzare cos’è che non funziona in determinati meccanismi, cioè se è il celibato dei preti da mettere in discussione, oppure ci siano ancora delle omertà, o cos’altro ancora. Ma si deve fare presto, perchè le giovani vittime coinvolte in squallide vicende come questa, stanno diventando davvero troppe.



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