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Calcioscommesse: arrestato Beppe Signori, Bettarini e Doni indagati

Ritorna il ciclone sulle scommesse e la partite di calcio truccate. Adesso a finire nella buferà c’è anche Beppe Signori, tra le 16 persone indagate dalla Polizia di Cremona. L’accusa è quella di aver creato un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Tra i 28 indagati a piede libero ci sono anche […]


Ritorna il ciclone sulle scommesse e la partite di calcio truccate. Adesso a finire nella buferà c’è anche Beppe Signori, tra le 16 persone indagate dalla Polizia di Cremona. L’accusa è quella di aver creato un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Tra i 28 indagati a piede libero ci sono anche il capitano dell’Atalanta Cristiano Doni, l’ex marito di Simona Ventura Stefano Bettarini, che ha abbandonato il calcio ed ora è in veste di commentatore ad affiancare la sua ex moglie nella trasmissione domenicale “Quelli che il calcio“, e Mauro Bressan, 40 anni, raggiunto dall’ordinanza nella sua abitazione di Cernobbio. Anche la Procura federale della Federazione Italiana Gioco del Calcio – Figc – ha aperto un fascicolo in merito all’indagine. E’ stato il direttore generale Antonello Valentini ha rendere noto che la Figc si costituirà parte civile a tutela dell’immagine del calcio e in difesa della trasparenza e della correttezza dell’organizzazione calcistica.Il gip che si sta occupando di seguire le indagini sulla vicenda, Guido Salvini, ha spiegato nell’ordinanza di custodia cautelare che l’attività dell’organizzazione rischia di avere già falsato alcuni dei risultati dei vari campionati: basti pensare che l’Atalanta e il Siena sono state recentemente promosse in serie A e si tratta di due delle squadre coinvolte.

Signori è stato definito dal Gip “elemento centrale del gruppo di scommettitori di Bologna” in quanto avrebbe partecipato “ad una serie di scommesse sulle partite truccate, in particolare, con riferimento alla partita Internazionale-Lecce, di 150 mila euro“.  L’ex nazionale ha risposto così ai cronisti, dopo l’interrogatorio: “Ma non avete pietà in questa situazione? Abbiate pietà. Io non posso dire nulla, incontrerò il mio legale e poi parlerà lui per me“.

Sm



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