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Franco, il bimbo morto in gita: omicidio colposo e tante domande

In seguito alla morte di Franco Lori, il bambino di 11 anni morto ieri durante la gita sul monte Calvana, la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Sono tante le domande che attendono risposta, dubbi che aumentano il dolore per una morte assurda.


Al momento si parla solo di ipotesi delle cause della morte del piccolo Franco Lori, il bambino di 11 anni di cui tutti oggi parlano con infinità tristezza ma non solo. Franco è morto ieri durante una gita sulla Calvana, un percorso che da anni don Carlo Gestri guidava con altri accompagnatori. Ieri i bambini e i ragazzini partecipanti alla gita erano più di 60 ed ogni volta la gita sul monte erano una delle giornate più belle.

La partenza dalla chiesa della parrocchia di Paperino, in provincia di Prato, poi la lunga camminata per ore sotto il sole. Una della accompagnatrici che da dieci anni partecipa a questa giornata racconta che come sempre don Carlo guidava il gruppo avanti mentre lei era dietro per seguire i partecipanti più lenti. Tra loro c’era anche Franco ed è da qui che iniziano i ricordi discordanti. Alcuni bambini riferiscono che Franco durante il tragitto si lamentava della fatica e della sete fino a desiderare la presenza della mamma. E’ ovvio che il bambino non stesse bene ma a volte è difficile distinguere il capriccio da una malessere reale.

Franco all’improvviso si è accasciato perdendo conoscenza, ma la sua agonia sembra essere stata lunga. Subito sono stati chiamati i soccorsi ma l’elicottero che ha poi trasportato il bambino è giunto sul monte con molto ritardo, almeno un’ora dopo. Franco non ce l’ha fatta, in tv una delle assistenti presenti alla gita, la prima che lo ha soccorso, racconta particolari che rendono in parte chiara la sofferenza del piccolo.

La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, non ci sono indagati ma le domande che tutti continuano a fare sono le stesse. Un caldo eccessivo, una camminata per ore sotto il sole di bambini troppo piccoli. Nessuno punta il dito contro il parroco, tutti lo difendono giustamente, forse la colpa è dei soccorsi, forse nessuno a colpa. A stabilire le reali responsabilità saranno le indagini in corso e l’autopsia. Intanto i genitori di Franco fanno sapere di non avere alcun interesse a parlare con i medici, loro non possono più riportarlo in vita. Un dolore solo immaginabile per un figlio voluto e desiderato per tanto tempo.

 



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