News e Cronaca

Il giallo di Sveva Taffara oggi a Quarto Grado

Il mistero della morte della 27enne oggi a Quarto Grado: ecco la sua storia.


Parliamo del giallo di Sveva Taffara, la ventisettenne di Settimo Torinese trovata priva di vita il 21 agosto scorso, in un pozzo per l’irrigazione dell’acqua, nelle campagne della provincia di Potenza. La giovane fu ritrovata vicino alla cittadina di Barile. In un primo momento si parlò di suicidio ma oggi tutto sembra esser diverso e la misteriosa morte della giovane diventa un vero e proprio giallo. In realtà l’autopsia effettuata sul corpo della giovane (un corpo dilaniato per via dei giorni trascorsi in acqua), non aveva evidenziato segni di violenza, è per questo che in un primo momento si pensò al suicidio. Il proprietario dell’azienda agricola in cui il corpo della giovane è stato rinvenuto, ha dichiarato: “Il 7 agosto ho trovato il coperchio del pozzo aperto, ma non potevo immaginare quello che era accaduto e l’ho richiuso. Ho chiuso il pozzo e sono partito per la Spagna”. Era il 6 agosto. Solo il 21 si scoprì che nel pozzo c’era un cadavere, ed era quello della 27enne.

Per cercare di ricostruire la vicenda gli inquirenti hanno iniziato a capire quale era stato il viaggio che aveva portato la giovane alla periferia di Potenza. E alcuni testimoni sono convintissimi di aver visto la giovane il 6 agosto fare l’autostop in una stazione di servizio Esso nei pressi di San Nicola di Melfi. Sarebbe quindi salita a bordo di una punto bianca. Sveva viene poi rivista direttamente a Barile, mentre si rinfrescava  davanti ad una fontanella pubblica, forse per alleviare il gran caldo di quei giorni. Queste ultime testimonianze sarebbero avvalorate dal rinvenimento, il 7 agosto, di una borsa contenente i vestiti di Sveva ancora bagnati. La svolta vera e propria però arriva quando il fidanzato della vittima viene interrogato per capire la dinamica dell’allontanamento della giovane da Cattolica. Secondo alcune testimonianze sarebbe partita il 6 agosto a seguito di una lite furibonda col ragazzo e con la famiglia di lui. Aveva chiesto di essere portata alla vicina stazione ferroviaria per intraprendere quello che sarebbe stato il suo ultimo viaggio. Dopo di che c’è il buio. Oggi Quarto Grado parlerà per la prima volta del caso.

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