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Ikea cancella le donne dal catalogo in Arabia Saudita (Foto)

Ikea cancella con photoshop le donne dal catalogo in Arabia Saudita: scoppia la polemica.


Siamo abituati tutti alle foto dei cataloghi Ikea che ci fanno sognare di vivere in una casa superattrezzata, bellissima e confortevole. Le immagini valgono più di mille parole: ci sono le “mamme” in una cucina iperaccessoriata a preparare la cena mentre i figli colorano su fogli di carta su un tavolino low cost. Ma se dal catalogo scomparissero proprio le mamme, perché ritenute troppo “occidentali”? È successo davvero, in Arabia Saudita dove le donne sono state “fatte fuori” dal catalogo a colpi di Photoshop. Ecco quindi che spariscono mamme in pigiama che si lavano i denti assieme al figlio, o fidanzate che convivono e magari sono in cucina con il proprio compagno. Com’è noto, la situazione delle donne in Arabia è molto diversa da quella occidentale e per molti aspetti anche più difficile.

In quei paesi le donne non devono lavorare, viaggiare o studiare senza il permesso dei padri o dei mariti. Anche le cose che a noi sembrano più normali, come prendere la macchina per andare a fare la spesa, sono bandite. Ma è giusto che queste donne non abbiano il diritto di sapere che in occidente la vita è diversa? È giusto cancellare scene di vita quotidiana da un normale catalogo d’arredamento? Quello che colpisce è infatti che Ikea sia davvero venuta incontro alle richieste saudite, di chi forse teme una ribellione e una voglia di indipendenza da parte delle donne. Fa pensare il fatto che Ikea non si sia ribellata a queste richieste visto che ha dimostrato con fermezza, qualche tempo fa, di essere “aperta a tutte le famiglie” con una foto inequivocabile di due uomini omosessuali. Perché allora si è piegata alla volontà dell’Arabia Saudita se già in quell’occasione aveva ribadito di essere contro «ogni discriminazione di razza, genere, religione, età o orientamento sessuale»?

Il colosso svedese l’ha capito solo ieri, dopo le innumerevoli polemiche, e si è scusato: ”Avremmo dovuto capire che escludere le donne dalla versione saudita del catalogo e’ in contrasto con i valori del gruppo Ikea”.

 

 



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