Roma, ragazzo di 15 anni si impicca: era vittima del bullismo
Si ammazza a 15 anni perché deriso da tutti: era un omosessuale dichiarato e orgoglioso di esserlo.
Il bullismo può uccidere. Non si tratta di una novità, ma queste notizie devono essere sempre raccontate, perché devono insegnarci qualcosa. L’ennesimo suicidio, per colpa del bullismo, è arrivato oggi, a Roma. A togliersi la vita è stato un ragazzino di soli 15 anni. La sua “colpa”, se possiamo dire che sia una “colpa”, era quella di essere se stesso, e di essere orgoglioso di essere omosessuale. Da quello che si apprende il ragazzino 15enne si vestiva spesso di rosa e si metteva lo smalto sulle unghie. Frequentava il liceo scientifico Cavour di Roma, quello stesso liceo in cui i suoi compagni lo prendevano in giro, proprio per il suo modo di vestire e di sentirsi una ragazza intrappolata in un corpo maschile. Il ragazzo non ha più retto tutto questo e ha deciso di farla finita, a soli 15 anni, impiccandosi ieri notte con la sua sciarpa, nella propria abitazione.La morte improvvisa del ragazzo, arrivata come un fulmine a ciel sereno, ha portato alcuni compagni di classe del giovane e raccontare la verità e a sentirsi non poco in colpa per qualche battuta di troppo contro di lui e il suo modo di essere. Il portavoce di Gay Center, Fabrizio Marrazzo, lancia l’allarme. “A quanto pare il ragazzo era gay, cosa nota ai suoi amici e anche ad altri che lo prendevano in giro. Chiediamo che venga fatta luce sulle ragioni del suicidio. E se tra queste ci sono forme di discriminazione per la sua dichiarata omosessualità”. I compagni si difendono: “Vestiva in modo molto eccentrico, ma nessuno lo ha mai discriminato”. Questa storia deve insegnare solo una cosa: il rispetto per gli altri, siano essi uomini, donne, omosessuali o etero. E il fatto che spesso queste cose accadono nella scuola, in un ambiente che dovrebbe educare più che insegnare, fa davvero pensare.
Ecco la foto del ragazzino:
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