News e Cronaca

Ragazzo suicida a Roma: la madre parla a Quarto Grado

La madre di Andrea ieri è stata ospite di Salvo Sottile a Quarto Grado. Ecco le ultime notizie.


È tornata a parlare la mamma di Andrea, il ragazzo di soli 15 anni che si è suicidato a Roma, perché insultato dai compagni di scuola per il suo modo di essere. Andrea veniva preso in giro da tutti, che gli dicevano di essere un “gay”. Addirittura, su un muro della scuola, qualche tempo fa era apparsa una scritta: “Non vi fidate del ragazzo dai pantaloni rosa, perché è frocio“. Di quella scritta, Teresa, la mamma, è stata messa al corrente solo dopo la morte del figlio. Nessuno, né i compagni, né le mamme, né gli insegnanti e né tantomeno Andrea, hanno mai dato modo alla mamma del piccolo di preoccuparsi. Per questo per Teresa il suicidio di Andrea è stata una vera e propria doccia fredda, come ha raccontato ieri, a Quarto Grado.

“Era un ragazzo allegro, aperto alla vita, aveva dei progetti e guardava il mondo sempre con un sorriso. Non penso si sentisse diverso. Sicuramente veniva visto differente perché comunque era un ragazzo pieno di interessi, sensibile ma non avrebbe mai fatto male ad una mosca. Era attento alle persone e non urtare la loro sensibilità. Viveva un disagio ma non l’abbiamo percepito. Mi auguro che venga fuori la verità”, ha detto nel corso della puntata la madre del ragazzino suicida a Roma e ha continuato: “In questa società l’ignoranza vuole prendere il sopravvento ci deve essere tolleranza verso tutti. Non è il colore che può identificare un’identità sessuale. Non si può schernire un ragazzo perché ha prospettive che non cadano nella banalità. Il pantalone rosa era un jeans scolorito da me risalente all’anno scorso. Lo sfottò andava avanti da un pò. Le unghie colorate inventato da me per non fargliele più mangiare perché voleva riprendere a studiare pianoforte”. Teresa afferma di avere dei sensi di colpa: “Ho tanti sensi di colpa. Tanta rabbia, tanti stati emotivi che si confondono alla ricerca di un perché. Andrea era la luce fuori dal coro. Daniele, l’altro figlio, ha perso un compagno di gioco, un mito. Non ha avuto gli strumenti per elaborare questa tragedia. Deve essere aiutato”.

Ieri, purtroppo, si è verificato un altro caso simile: un ragazzino maltrattato perché gay. Ecco le ultime notizie (clicca qui).

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