Vincenzo Calcagno scomparso da Paternò, l’appello della mamma a Chi l’ha visto
Il ragazzo ha bisogno di una trasfusione immediata di sangue: diffondiamo l'appello della mamma di Vincenzo Calcagno, scomparso da Paternò il primo gennaio 2013
Avevamo già sentito la storia di Vincenzo Calcagno in tv; la mamma del ragazzo scomparso da Paternò infatti era stata in collegamento con Pomeriggio Cinque per raccontare la storia di suo figlio. Ieri lo ha fatto di nuovo a Chi l’ha visto sperando che il suo appello possa essere magari ascoltato proprio da suo figlio o da chi sa qualcosa. Si tratta di una situazione di emergenza perchè Vincenzo è malato, ha la talassemia e deve fare delle trasfusioni in ospedale. La mamma è ancor più preoccupata proprio per questo. La storia di Vincenzo è molto particolare: non vive piiù con sua mamma, suo padre non lo vede da quando aveva due anni e si era innamorato di una ragazza con la quale ha anche avuto un bambino.
Secondo la ricostruzione di Chi l’ha visto i genitori della ragazza però non hanno voluto che dopo la nascita del bambino Vincenzo entrasse nella loro vita e gli avrebbero proibito di riconoscere il bambino, una creatura che lui comunque ama, ne sarebbe testimonianza il tatuaggio che si è fatto fare, un bebè con il nome scritto. Vincenzo è alto un metro e quaranta circa e pesa 40 kg “uno scricciolo d’uomo” lo ha definito Federica Sciarelli. Esce da casa della zia, il primo gennaio 2013 per andare al bar dove deve incontrare un amico. In quel bar però non c’è mai arrivato. La sera la zia si mette in contatto con la mamma di Vincenzo per sapere se magari fosse passato da lei ma del ragazzo nessuno sa più nulla.
La mamma di Vincenzo si chiede come mai gli amici che lo aspettavano non si sono preoccupati, che cosa è successo davvero quel giorno? Le telecamere di Chi l’ha visto riprendono poi l’accorato appello del papà del ragazzo. L’uomo ha lasciato la Sicilia da più di 20 anni e vive ora a Bologna, spera che magari suo figlio sia in cerca di lavoro da qualche parte o magari in cerca di lui e gli ricorda che gli vuole bene; la porta della sua casa per lui è sempre aperta.
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