Attualità Italiana

Roma, parroco e sagrestana sequestrati in chiesa dai ladri

I due rapinatori che hanno svaligiato la parrocchia sono fuggiti con un bottino di 6000 euro: erano i soldi delle elemosine


San Saba a Roma, due rapinatori mascherati entrano nella chiesa, legano la sagrestana al termosifone, si dirigono presso l’ufficio parrocchiale e scappano con 6000 euro di bottinoErano i soldi delle elemosine. Sembra l’inizio di una storia paradossale, una barzelletta, con tutto il rispetto parlando per l’accaduto e le persone che – fortunatamente illese – hanno però vissuto attimi di panico. Già perché di storie strane se ne sentono tante, ma che vengano rapinate addirittura le chiese, suona veramente assurdo. E invece succede anche questo.

Domenica intorno alle 16.30 nella parrocchia romana di San Saba, a un passo dall’Aventino, vicino al centro storico, due individui, presumibilmente italiani, sono entrati armati. I due hanno minacciato la sagrestana e, dopo essersi fatti dire come arrivare all’ufficio parrocchiale, hanno incatenato la donna a uno dei termosifoni della chiesa per evitare che desse l’allarme.

I malviventi si sono recati quindi nella stanza del parroco, hanno sottratto denaro fino ad arrivare ad una somma di 6000 euro e sono fuggiti. I soldi rubati erano frutto delle elemosine, quelle che durante la messa vengono raccolte; doni dei cittadini alla parrocchia che sono stati portati via da due rapinatori che hanno seminato il panico tra i pochi presenti al momento del furto. Molti dei preti infatti non erano in sede in quel momento; gli sfortunati presenti erano stati legati come era successo precedentemente alla sagrestana. È stato uno dei sacerdoti che, riuscito a liberarsi, ha dato l’allarme. Al momento in parrocchia era presente anche uno studente intento a concentrasi sui libri: “Ho solo sentito uno dei preti gridare, ma fortunatamente non mi sono imbattuto nei banditi. Quando ho capito cosa era accaduto non potevo crederci” ha dichiarato il giovane universitario.

Grazie alle indicazioni delle vittime di questo spiacevolissimo episodio, sembrerebbe che sia stato possibile costituire degli identikit dei rapinatori: due italiani, dicevamo prima.

Il parroco, don Stefano, ha commentato l’accaduto incredulo, sottolineando come l’importante sia stato che tutti siano usciti illesi dalla spiacevole vicenda: “L’importante è che i banditi non abbiano sparato. I sacerdoti che hanno assistito alla rapina si sono spaventati ma non vogliamo creare allarmismo, in una città come Roma può accadere anche questo”.



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