Delitto Sacher, svolta nelle indagini: le due ragazze volevano uccidere
Secondo quanto emerso dalla perizia degli investigatori le due ragazze hanno ucciso premeditatamente l'ex ferroviere di 66 anni, spuntano testimonianze di come le due non fossero nuove a offrirsi in cambio di denaro e ricattare le loro vittime
Sembrano arrivate ad una svolta le indagini sulla morte di Mirco Sacher, il pensionato udinese strangolato da due quindicenni il 7 aprile scorso: secondo quanto sembra emergere dall’esame delle ultime evidenze le due ragazzine hanno ucciso l’uomo in piena coscienza, spinte semplicemente dal desiderio di farlo. Secondo le ricostruzioni dei fatti presentate anche da La Stampa, le due ragazze hanno stretto le mani al collo dell’uomo fino a far cessare del tutto l’afflusso di sangue al cervello, provocandone il decesso; il giorno della morte Sacher si sarebbe appartato con le due minorenni che ad un certo punto gli si sono rivoltate contro, uccidendolo nel modo descritto; è questo che testimonia la perizia appena completata e che ha portato i magistrati a decidere di accusare di omicidio volontario le due assassine in erba. Quando sono state sentite la prima volta dagli investigatori, le ragazzine avevano testimoniato di aver agito per legittima difesa, cercando di impedire all’uomo di usare loro violenza quindi; la testimonianza non aveva però convinto gli inquirenti che hanno proseguito gli indagini, arrivando infine alle conclusioni appena elencate, man mano che si aggiungevano frammenti al mosaico. Sacher, pensionato delle ferrovie, era amico di famiglia di una delle due assassine ed in confidenza con entrambe; inoltre l’esame dei telefonini dei coinvolti ha riportato alla luce uno scambio di sms tra l’uomo di 66 anni e le due ragazze, uno in particolare in cui le ringraziava per qualcosa successo la settimana precedente, qualcosa di bellissimo. A rendere definitivamente chiaro il senso di questo scambio è arrivata la testimonianza di un coetaneo delle due che ammette che una delle ragazze gli si era offerta in cambio di denaro qualche settimana prima. A rendere più fosche le tinte di questa vicenda emerge che le due avevano rapinato pochi giorni prima un’altro anziano, promettendogli intimità e ricattandolo.
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