Attualità Italiana

Benevento, infermiere suicida: lo aveva scritto su Facebook

Ha lasciato un messaggio sul social network l'infermiere di Benevento che si è poi impiccato al balcone di casa sua, chiedendo scusa ad amici e familiari, si indaga sulle cause del gesto


Tragedia annunciata il suicidio dell’infermiere di Benevento che aveva lasciato un messaggio su Facebook annunciando le sue intenzioni, ma non per questo meno drammatica. L’uomo, Nicola Simeone di 52 anni, si è tolto la vita impiccandosi al balcone di casa sua a Campolattaro, nel beneventano, la notte fra il sabato e la domenica. Simeone era infermiere professionale presso il Centro di Igiene del distretto sanitario di Morcone e, prima di compiere il gesto estremo ha lasciato su Facebook un messaggio in cui avvisava parenti ed amici, scusandosi per quello che stava per fare. Il suicidio è avvenuto sicuramente passata la mezzanotte, l’uomo è stato infatti visto in compagnia di amici in un bar del paese fino a poco prima di quell’ora, sarebbe quindi rientrato nel suo appartamento in un condominio in via Molise, avrebbe fissato una corda ad un balconcino che da sul restro dello stabile e si sarebbe, infine, impiccato. Il corpo è stato ritrovato dal figlio diciottenne Enrico, rientrato verso l’una: malgrado l’allarme immediato a nulla sono valsi i soccorsi, i carabinieri della compagnia locale non hanno potuto fare altro che dichiarare il decesso dell’uomo, aprendo le indagini sulle cause che possono averlo portato a togliersi la vita. Intanto l’intero paese è in preda allo sconcerto per questa morte: Nicola Simeone convive con il figlio diciottenne, l’altro di 14 anni viveva invece con la moglie, ed era amato da tutti e generalmente considerato una persona gioviale e socievole, oltre che onesta e nessuno riesce a capacitarsi che sia potuto arrivare a tanto. Fra le varie ipotesi, prende piede quella della depressione, collegata anche al timore dell’uomo per il futuro lavorativo incerto del figlio maggiore; intanto si aspetta l’autopsia di rito prima che il giudice autorizzi le esequie.



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