Attualità Italiana

Bollette telefono troppo alte: spara alla moglie ma chiede le attenuanti

La Cassazione rifiuta di de rubricare da tentato omicidio a lesioni l'accusa rivolta all'uomo che nel 1998 aveva sparato in petto alla moglie dopo che questa aveva accumulato 3 milioni e mezzo di lire di bollette


La moglie aveva preso l’abitudine di passare ore al telefono, impegnata in continue consultazioni di uno dei tanti servizi che offrono consulenze di cartomanzia, con l’ovvia conseguenza dell’arrivo di una bolletta tale da far, letteralmente, perdere la ragione: così è stato per il marito di lei che, imbracciato il fucile da caccia, le ha svuotato entrambe le canne in petto, rischiando seriamente di ammazzarla, anche se fortunatamente la moglie alla fine se l’è cavata. Succedeva a Perugia nel 1998 e l’autore del gesto, un uomo di 59 anni, era stato già condannato nel 2011 dalla Corte D’Appello di Perugia e ha presentato quindi ricorso in Cassazione; secondo la difesa infatti l’arrivo di una bolletta di due milioni di lire, a cui si aggiungeva la sicurezza che nel mese successivo ne sarebbe arrivata una di almeno un milione e mezzo, facile fare il calcolo sulla base degli scatti già conteggiati, avrebbe indotto l’uomo in uno stato di follia omicida che lo avrebbe appunto spinto a quel gesto che andrebbe di conseguenza considerato un’atto irrazionale piuttosto che un omicidio dettato da futili motivi come vorrebbe etichettarlo l’accusa. La Cassazione ha deliberato in questi giorni, scegliendo per contro di attenersi alla linea dura e confermando quindi la condanna per tentato omicidio invece di accettare di derubricarla a lesioni, per quanto si sia opposto un netto rifiuto ad applicare l’aggravante dei futili motivi all’accusa; secondo la Cassazione infatti la reazione, anche se irrazionale, è stata del tutto spropositata alla gravità del fatto che l’avrebbe provocata, specie se si considera che l’uomo di per se poteva contare su un reddito variabile dai due milioni e mezzo ai tre mensili e che il padre di lui si era anche offerto di saldare di tasca propria le bollette del telefono.



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