Attualità Italiana

Gioia Tauro, agguato in centro: ucciso un pregiudicato

Agguato mortale in pieno centro città ieri a Gioia Tauro. La vitima è Arcangelo Pelaia, un pregiudicato di 37 anni, già arrestato nel 2005. Il fratello Giuseppe sta scontando una condanna per duplice omicidio


Nuovo omicidio in pieno centro città a Gioia Tauro, in Calabria. L’episodio è accaduto ieri pomeriggio 29 giugno, poco prima delle 18. La vittima è un pregiudicato di 37 anni, Arcangelo Pelaia, assassinato a colpi d’arma da fuoco a pochi passi dal Comando dei vigili urbani della città calabrese. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la polizia di Stato, insieme al Procuratore della Repubblica di Palmi Giuseppe Creazzo, che ha aperto un’inchiesta.Ancora la Calabria e la splendida piana di Gioia Tauro, già al centro di una faida della ‘ndragheta tra le famiglie Priolo e Brandimarte-Perri, a fare da sfondo a un agguato mortale dunque. Non è detto però che questo nuovo omicidio sia collegato alla ‘ndrangheta.

Secondo le prime ricostruzioni Arcangelo Pelaia stava percorrendo la centralissima piazza Matteotti poco prima delle 18 di ieri pomeriggio a bordo della sua Fiat Panda, quando è stato affiancato e speronato da un’altra auto sulla quale viaggiavano i killer. Senza nemmeno scendere dall’auto, gli assassini avrebbero aperto il fuoco, esplodendo almeno 7 colpi di pistola. La morte di Arcangelo Pelaia è stata istantanea e gli uomini del 118 ne hanno solamente potuto constatare il decesso.

Arcangelo Pelaia era stato arrestato nel 2005 in relazione all’omicidio dei cugini Saverio e Leonardo Giacobbe, uccisi il primo luglio di quell’anno nei pressi di uno stabilimento balneare. A commettere quell’omicidio sarebbe stato Giuseppe Pelaia, intervenuto a difesa del fratello Arcangelo coinvolto in una rissa con i due cugini Giacobbe per motivi sentimentimentali. In quell’occasione Giuseppe Pelaia, succesivamente costituitosi, freddò i due Giacobbe esplodendo diversi colpi da distanza ravvicinata con una pistola calibro 9. Per quella vicenda, Arcangelo Pelaia venne denunciato per rissa, mentre il fratello Giuseppe sta scontando in carcere una condanna per duplice omicidio.

A chiarire le circostanze dell’agguato mortale di ieri e se è collegato con l’episodio del 2005, sarà l’indagine delle Procura della Repubblica di Palmi, coordinata dal procuratore Giuseppe Creazzo.

 



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