Attualità Italiana

Palermo: scoperto un call center con 37 lavoratori in nero

Smascherato dalla Guardia di Finanza un call center che aveva assunto 37 operatori in nero


A Palermo è stata scoperta dalla Guardia di Finanza un’ennesima attività tenuta in piedi dall’evasione fiscale: un call center che vedeva impiegate 37 persone che lavoravano rigorosamente in neroProprio la settimana scorsa le Fiamme Gialle avevano scoperto sempre a Palermo un altro call center con 20 impiegati irregolari.

La Guardia di Finanza di Palermo, con l’aiuto dell’ Ispettorato Provinciale del Lavoro e le Direzioni provinciali dell’Inps e dell’Inail, ha smascherato un call center che contava 37 dipendenti che lavoravano tutti in nero. Il call center, che si occupava della vendita di depuratori d’acqua, era portato avanti da 37 dipendenti, tra i diciannove e i cinquant’anni, pagati due euro l’ora e assunti senza nessuna firma di contratto. I dirigenti dell’ azienda avevano finto con il fisco di aver assunto il loro personale attraverso un contratto a progetto che prevedeva il pagamento dopo un tot di articoli minimi venduti per conto dell’azienda stessa. Tutti gli impiegati in nero venivano pagati dai due ai tre euro per ogni ora trascorsa davanti al computer e  percepivano uno stipendio di circa 350 euro al mese. Risalendo alla data di inizio delle attività dell’azienda, il 3 maggio 2012, le Fiamme Gialle sono riuscite a risalire ad altri quindici dipendenti che avevano collaborato con il call center. Ad ogni dipendente del call center è stato chiesto di procurarsi una carta prepagata, come la famosa Postepay, per accreditare gli stipendi senza problemi di alcun genere. Senza far firmare nessuna lettera di assunzione e nessun contratto, l’azienda  palermitana è riuscita a risparmiare circa 40.000 euro.  Ora il call center irregolare rischia davvero grosso, dal momento che si appresterà a pagare una sanzione che oscillerà tra i 72.725 a 644.330 euro.



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