Attualità Italiana

Distributori di benzina irregolari: gasolio con acqua e stratagemmi vari

La Guardia di Finanza ha effettuato controlli a tappeto sui distributori di benzina di tutta Italia: ne è emerso che il 14% risulta essere irregolare


Dopo una serie di controlli a tappeto della Guardia di Finanza è stato accertato che il 14% dei distributori di benzina italiani risulta irregolare. Le indagini hanno portato alla luce tutti gli stratagemmi, a volte fantasiosi, che i benzinai sono riusciti ad escogitare per ottenere vantaggi economici, anche acqua nel gasolio ma non solo.

Dato allarmante dopo i controlli che la Guardia di Finanza ha effettuato nei distributori di benzina lungo tutta la penisola: il 14% sarebbero irregolari. Le Fiamme Gialle hanno denunciato undici gestori e ne hanno sanzionati ben 68, colpevoli di frode in commercio. Sono state sequestrate anche 59 colonnine con erogatori per parametri abilmente alterati. In Campania i casi di frode più eclatanti: i finanzieri di Casalnuovo hanno prelevato da un distributore alcuni campioni di carburante che contenevano il 15% di acqua. Ben 20.000 litri di gasolio contenuto in due cisterne è risultato essere annacquato. Ancora in provincia di Napoli un gestore aveva alterato le schede elettroniche dei contalitri del suo distributore: in questo modo era riuscito a vendere in nero 1.200.000 litri di carburante, trattenendo le relative tasse. Tra le frodi più fantasiose la Guardia di Finanza ne ha scoperta una in un distributore di Pescara, dove l’automobilista veniva distratto da un impiegato che gli proponeva il controllo dell’olio, mentre un altro manometteva abilmente il contatore del carburante in modo da modificare il prezzo. Questo stratagemma consentiva al gestore del distributore di guadagnare di più e di accumulare una notevole quantità di carburante “segreto” utile a risparmiare sulle tasse. A Palermo invece due distributori riuscivano ad erogare l’8% del carburante che veniva segnalato sul display.



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