Piacenza: tre proiettili al cuore uccidono uomo in strada
Un uomo è stato ucciso con tre spari mentre era al bar di fronte alla folla. Probabilmente si tratta di una regolazione di conti
Un uomo è stato ucciso a Piacenza, in pieno centro, con tre spari che lo hanno colpito al cuore e alla schiena. La vittima è un uomo di origini albanesi di nome Sadik Hajderasi che si trovava seduto al tavolo di un bar quando è stato avvicinato da un altro uomo che dopo avergli detto qualcosa in un orecchio lo ha colpito alla schiena e al cuore. L’omicida è fuggito immediatamente, inutile l’intervento dell’ambulanza, per Sadik Hajderasi non c’è stato nulla da fare. L’omicidio è avvenuto di fronte al bar Baraonda in via Colombo sotto gli occhi di tutti. L’uomo che ha ucciso l’albanese sparandogli al cuore sarebbe saltato fuori da una Fiat Punto grigia con a bordo quattro persone e a volto scoperto avrebbe compiuto l’omicidio. Secondo gli inquirenti l’omicidio sarebbe avvenuto per una regolazione di conti.
È stato ucciso a Piacenza in pieno centro cittadino davanti al bar Baraonda un uomo di origini albanesi dal nome Sadik Hajderasi. Secondo le prime informazioni trapelate l’omicidio, avvenuto davanti agli occhi di tutti, sarebbe stato perpetuato da un uomo sceso da un’utilitaria grigia che, dopo essersi avvicinato alla vittima e avergli detto qualcosa, avrebbe colpito l’uomo straniero al petto e alla schiena con tre proiettili prima fuggire.
Secondo le indagini e le prime ipotesi messe in campo dagli inquirenti, la sparatoria sarebbe stata una regolazione di conti. Ancora non si conosce l’identità dell’omicida. Dopo la sparatoria sul luogo è giunta immediatamente un’ambulanza con del personale sanitario che però, dopo aver soccorso la vittima dell’arma da fuoco, non ha potuto far altro che dichiararne la morte.
Sempre nella stessa giornata, si apprende dalla stampa, presso il nosocomio di zona, è giunto un uomo di 35 anni, anch’egli di origini albanesi: il trentacinquenne presentava una ferita da arma da fuoco sul braccio. Ancora non è chiaro se esista un collegamento tra i due fatti. Su tutta la vicenda ora indagano le forze dell’ordine.
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