Attualità Italiana

Allarme smart drug sul web: in Italia sono 280 le nuove droghe

In Italia negli ultimi 4 anni si sono diffuse 280 nuove droghe. A lanciare l'allarme è il Dipartimento politiche antidroga


Allarme smart drug sul web. Duecentottanta nuove droghe in Italia negli ultimi 4 anni: sono questi i numeri preoccupanti diffusi dal Dipartimento politiche antidroga nel corso del nuovo piano nazionale contro la diffusione delle nuove sostanze psicoattive (nsp). Un dato allarmante, perché l’utilizzo di sostanze stupefacenti nel nostro Paese ha una tendenza all’incremento a causa della facile reperibilità.
Le nuove droghe introdotte nel mercato degli spacciatori sono sia sintetiche che vegetali, ma soprattutto sono molto potenti, tossiche e pericolose: alcuni di questi prodotti possono arrecare danni cerebrali e a livello cardiorespiratorio. Secondo l’indagine presentata questa mattina, dal 2010 sono circa 70 i casi di intossicazione acuta accusata dopo l’assunzione di queste nuove droghe. Con il successo dei social network e con l’aumento dell’utilizzo di internet, soprattutto da parte dei più giovani, il mercato delle cosiddette “smart drug” si è spostato sul web, rendendo l’acquisto e la vendita molto più immediati.

L’allarme smart drug è stato lanciato non solo a livello italiano, ma anche fuori dai nostri confini. Preoccupazione emersa anche dalle parole del ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha così commentato i numeri diffusi quest’oggi: «E’ un fenomeno in forte crescita che assume rilevanza di sanità pubblica affiancandosi a quello delle droghe tradizionali come eroina, cocaina, cannabis e anfetamine. I ragazzi, anche i più giovani, hanno accesso a sostanze psicoattive, un elenco vastissimo di sostanze messe sul mercato e propinate soprattutto attraverso il web, luogo di incontro di ragazzi di tutto il mondo».

Per rendere illegali queste nuove droghe si sta muovendo la Commissione europea che ha presentato nel corso della scorsa settimana un regolamento in merito alle Nsp, nel tentativo di ridurne i consumi. Nella sola Unione Europea, secondo le stime di Bruxelles, oltre 2 milioni di persone hanno assunto negli ultimi anni queste nuove droghe che sono state provate almeno una volta dal 5% dei giovani. Con questa nuova normativa si dovrebbero smaltire gli iter burocratici per bandire dal mercato queste sostanze e metter fine all’allarme smart drug sul web.



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