Roma, regista Carlo Lizzani si suicida a 91 anni
Il regista Carlo Lizzani si è tolto la vita a Roma, all'età di 91 anni. "Stacco la chiave": queste le parole trovate in un biglietto lasciato ai figli
A Roma il regista Lizzani si suicida a 91 anni. Carlo Lizzani, noto regista, si è tolto la vita nella giornata di ieri: si è lanciato nel vuoto dal terzo piano di un edificio. “Stacco la chiave“: queste le parole trovate su un biglietto lasciato ai suoi figli, che appariva molto confuso. Ancora non è chiaro perché il regista Lizzani abbia deciso di suicidarsi all’età di 91 anni. Probabilmente era depresso. A generare in lui malessere erano anche le condizioni di salute di sua moglie, ma non si hanno conferme al riguardo. Ad avvertire la polizia sono stati alcuni vicini di casa.
E così dopo 60 anni di carriera il regista Lizzani ci lascia. Era nato il 3 aprile 1922 a Roma. Lizzani è stato regista, critico, documentarista, prediligendo sempre le tematiche della storia e della politica. Noto per la sceneggiatura di Vergano, De Santis, Rossellini e Lattuada nel periodo neorealista, aveva esordito con il documentario Nel Mezzogiorno qualcosa è cambiato, del 1950, e con il film Achtung! Banditi!, l’anno successivo. Nel 2007 era uscita la sua autobiografia con Einaudi intitolata Il mio lungo viaggio nel secolo breve. Da non dimenticare la sua direzione della Mostra del Cinema di Venezia, dal 1979 al 1982. Nel 1998 pubblicò Attraverso il Novecento, raccolta di scritti sulla stagione del neorealismo. L’anno seguente ricevette la laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Torino.
Una carriera di tutto rispetto per il regista Lizzani, che si suicida all’età di 91 anni forse stanco di questa vita. Sicuramente di lui l’Italia conserverà un buon ricordo, per il suo contributo alla cultura.
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