Attualità Italiana

Acerra, inceneritore: disoccupati si arrampicano su ciminiera per protestare

Ad Acerra la protesta degli operai contro l'inceneritore. Più di venti persone si sono arrampicate sulla ciminiera


Sono le sette del mattino quando un gruppo di disoccupati ex Bors, oggi, varcano i cancelli del termovalorizzatore di Acerra, in provincia di Napoli, arrampicandosi sulla ciminiera. Protestano contro l’inceneritore. Si sono arrampicati a più di 100 metri di altezza. Altri si sono posizionati davanti i cancelli bloccando il passaggio di camion. Sulla ciminiera dell’impianto si contavano più di 20 persone. Giunte sul posto anche le forze dell’ordine. La causa scatenante di questa protesta è dovuta alla mancata convocazione a Roma volta ad incontrare i vertici dei ministeri dell’Ambiente e del Lavoro.  Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine. I disoccupati appartengono alle sigle Banchi Nuovi e Mda. Cosa chiedono? Vogliono l’apertura di un tavolo interistituzionale per discutere della loro situazione e del loro eventuale futuro occupazionale.
Consiglia Terracciano, leader storica dei movimenti di protesta tra Napoli e provincia, spiega chiaro e tondo cosa chiedono gli operai: “Vogliamo un tavolo interististuzionale con Regione, Comune e Provincia per un nuovo piano occupazionale, ma anche la chiusura dell’inceneritore perché è inquinante. A causa delle sue polveri sottili sono aumentate le allergie e l’asma tra i cittadini”. Parole chiare e piene di rabbia quelle della leader del movimento di protesta. Terracciano aggiunge, tra l’altro, che la gente ha iniziato anche a sentirsi male a causa della forte puzza che diventa difficile da sopportare, soprattutto quando tira un po’ più di vento. “Vogliamo la bonifica e lavorare”, ha riferito uno dei 26 disoccupati che si sono arrampicati sulle ciminiere dell’inceneritore. Protestano anche i comitati ambientali protestano e ricordano la grande mobilitazione del 16 novembre a Napoli. Ricordiamo lo scorso settembre quando un gruppo di operari del termovalorizzatore di Acerra erano saliti sull’impianto e  avevano minacciato di suicidarsi. Tra le proteste anche quella di non ricevere lo stipendio da quasi un anno.



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