Pesaro, centro massaggi hard: le denunce delle mogli
Scoperto a Pesaro centro massaggi hard gestito da cinesi. A denunciare gli incontri sono state le mogli, spinte dalla troppa gelosia
Mogli gelose, ma non troppo a Pesaro.Forse il giusto per scoprire “l’alter ego” dei propri compagni o mariti. Una gelosia utile a scoprire i centri di massaggi hard dove spesso facevano visita i loro mariti. Grazie alle segnalazioni ai carabinieri da parte delle mogli “tradite”, sono partiti quattro arresti e tre sequestri ai locali interessati. Il tutto tra Pesaro e Fano. L’operazione prende il nome di “Mani d’Oriente“, proprio perché a gestire questi centri massaggi a luci rosse sono i cinesi.
Per niente contente le moglie, deluse dall’aver scoperto la dura realtà. Una di queste è la signora dell’hinterland fanese che ha telefonato alla polizia, lo scorso gennaio, raccontando ciò che aveva visto accadere in quel posto. Il centro massaggi interessato è situato a due passi da Fano ed è aperto solo pochi mesi all’anno, prima dell’arrivo della stagione autunnale. La signora aveva riferito al telefono alla polizia di essere molto “preoccupata per il marito”. Successivamente la segnalazione della donna, gli agenti si sono attivati per cercare di verificare cosa accadesse precisamente lì dentro. Tra i centri massaggi presi di mira vi era quello di via degli Abeti a Pesaro. Dopo una serie di controlli pare che si trattasse di veri e propri centri dove i “massaggi” venivano eseguiti a poco prezzo. Pare, inoltre, che fosse diventata ormai un’abitudine per alcuni clienti fare visita lì, giusto per “rilassarsi” un po’. La vicenda ha suscitato non poco scalpore soprattutto per gli abitanti del piccolo centro. Tra le voci si sentiva parlare di una certa “Violetta mani di fata”. Giovani e non facevano spesso visita al centro massaggi di Violetta dove le massaggiatrici, tutte cinesi, intrattenevano i clienti. Ma adesso, purtroppo per gli abitudinari, il gioco si è concluso. Sono state arrestate due coppie, due uomini e due donne cinesi e identificate le ragazze “massaggiatrici”, le quali avevano tutti i documenti in regola.
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